Immediata riapertura della terapia intensiva neonatale, impegno per dotare il territorio di una Pet, potenziamento dei reparti di diabetologia pediatrica e della unità operativa semplice di diabetologia e malattie metaboliche ed un potenziamento del reparto di oncologia. Sono queste alcune delle richieste inviate al commissario per l'emergenza sanitaria in Calabria Guido Longo, ed all'Asp contenute nel documento approvato a maggioranza (22 si ed un no) dal Consiglio comunale di Crotone. Seduta che ha avuto come unico punto all'ordine del giorno la discussione sulla situazione della sanità crotonese.
Dopo un lungo dibattito, è stato redatto un documento nel quale si elencano le mancanze di servizi nell'Asp e nell'ospedale di Crotone "considerata la mancata concertazione da parte del commissario dell'Azienda Sanitaria Provinciale Sperlì su un atto fondamentale che deve rispondere ai reali bisogni dell'utenza e alle esigenze ospedaliere e territoriali". Viene chiesta, anche per "porre le basi affinché la locale struttura sanitaria possa vedersi ritrasformata in Hub per poter adeguatamente rispondere alle esigenze del territorio", la riapertura di medicina nucleare ed "un concreto impegno affinché possa crearsi il tanto necessario reparto di emodinamica" come previsto nel piano aziendale. Ed ancora che "sia potenziato il servizio di consultorio familiare adeguandolo alle esigenze della utenza" e "sia valutata la possibilità d'istituire una farmacia comunale".
Dal punto di vista del personale il Consiglio comunale fa appello all'Asp affinché "si provveda al completamento delle procedure relative alla copertura delle posizioni di struttura complessa e nello specifico dei reparti di Chirurgia, Cardiologia, Geriatria, Pediatria, Farmacia Territoriale, Radiologia, Anestesia, Igiene, Medicina Nucleare, Medicina del Lavoro; vengano espletati i concorsi già approvati dalla Regione ed il relativo iter procedimentale completato nel più breve tempo possibile; siano mantenute tutte le unità operative semplici e complesse nei servizi e nelle sezioni Asp ospedaliere o territoriali consentite dal piano sanitario regionale". Tra le altre cose è chiesto che "sia data attuazione alle consulte permanenti tra pubblico e associazionismo per come da leggi vigenti, onde favorire il controllo sociale delle attività finanziate dalle tasse dei cittadini".
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