di SAVERIO ABENAVOLI MONTEBIANCO*
"É di comune conoscenza che una più che distorta matassa di poteri nazionali e regionali, spesso conflittuali e concorrenti, nonché la profonda inaffidabilità ed incapacità della burocrazia che alimenta la confusione, la sovrapposizione ed il contrasto nei provvedimenti, sono oggi il sintomo più forte della decadenza amministrativa e quindi sociale e culturale del nostro Paese. Questo stato di cose nella Sanità è diventato ineluttabilmente pernicioso e persino mortale. A complicare la situazione in Calabria, il lunghissimo commissariamento della Sanità, ne ha causato lo stallo e ne ha decretato persino il fallimento!
Come tutti i medici sanno, se una terapia non va bene e non fa sortire alcun effetto positivo, va interrotta al fine di proporre un’efficace alternativa senza aspettare il decesso del paziente! Il commissariamento della sanità calabrese, visti i pessimi risultati ha fallito e va immediatamente revocato, prima che la situazione diventi insostenibile. I record negativi sono sotto gli occhi di tutti: riviste, giornali, televisione e social media ed i partiti quasi tutti all’unisono sono dello stesso parere , nonostante qualche presenza di spessore, rara avis, come quella di un generale della grande e nobile Famiglia dei Carabinieri. Quo usque tandem abutere, Catilina, patientia nostra?
Su tale argomento non possiamo altresì ignorare le preziose lezioni di management che provengono dal Giappone, un Paese molto avanzato in questo campo e con un elevato consenso internazionale. In estrema sintesi, i managers giapponesi sostengono che esiste un rapporto perverso tra top management (governo), dirigenti di medio livello (regioni ) ed i tecnici (commissari). I primi stabiliscono obiettivi irrealizzabili, i secondi non sollevano obiezioni, anzi nell’ansia di non deludere i “piani alti” premono sui tecnici perché accettino di dichiarare anche il falso. Così ancora una volta assistiamo all’enfasi manageriale che, pur di non perdere la faccia e la poltrona, ha portato a comportamenti illogici e irrazionali, che hanno messo a rischio la stessa esistenza del Sistema Sanitario Calabrese!
“Non poter dire no” si configura nel “non dover dire no” e quindi nel “non voler dire no”, con risultati tragici, come il susseguirsi di manipolazioni, di bugie ed a volte anche di atti mostruosi e falsi che conducono inevitabilmente sulla via della catastrofe annunciata. Con onestà intellettuale bisogna quindi prendere atto che il commissariamento della sanità calabrese è miseramente fallito, soprattutto per mancanza di verità e coscienza sociale e conseguentemente va immediatamente stoppato.
Non deve quindi meravigliare lo sconcerto dell’opinione pubblica e dei cittadini calabresi per lo scontro istituzionale di alto grado tra il Magnifico Rettore Prof. GiovanBattista De Sarro dell’Università Magna Graecia ed il commissario dell’A.O.U. Mater Domini Dott. Giuseppe Zuccatelli.
Per meglio comprendere cosa sta accadendo, è opportuno ricordare cosa ha affermato il Comitato Nazionale Universitario - CNU in una recente nota apparsa sugli organi di stampa e cioè che il Commissario Zuccatelli senza nessun confronto con l’Università Magna Graecia, ha avviato una riorganizzazione dell’attività assistenziale presso l’A.O.U. Mater Domini di Catanzaro. Dal punto di vista amministrativo c’è un vulnus di non poco conto, in quanto il commissario fa riferimento ad atti come il protocollo d’intesa, l’atto aziendale, l’integrazione che ad oggi non esistono. Infatti sono decorsi ben quattro anni dalla pubblicazione del D.C.A. n.64 del 2016 a cui Zuccatelli fa riferimento ed alle quali previsioni non è stata data alcuna esecuzione. Tuttavia, il Commissario Zuccatelli ha provveduto a declassare alcune importanti Unità Operative della Mater Domini a Strutture Semplici ed in particolare Malattie Infettive, Dermatologia, Psichiatria e Odontoiatria-Stomatologia, ad accorpare insieme Audiologia-Foniatria e Otorinolaringoiatria trasformandole in un’unica struttura semplice ed a nominare il responsabile pro-tempore dell’Epatologia, tutto senza un vero confronto tra le parti. Anzi nonostante il parere contrario del Rettore che scrive all’indirizzo del Commissario una lunga ed articolata lettera, il Dott. Zuccatelli firma la delibera n. 462/CS del 27 agosto 2020, in cui autorizza la nuova riorganizzazione della Mater Domini.
Quanto sopra brevemente riportato sarà sicuramente affrontato nelle sedi opportune. Per adesso non possiamo sottrarci al dovere di esprimere le nostre considerazioni:
*Già Direttore dell’U.O.C. di Epatologia del Policlinico Mater Domini di Catanzaro; già Docente della Scuola di Specializzazione di Malattie Infettive dell’Università Magna Graecia di Catanzaro; già responsabile Anaao - Assomed Rapporti Università Regione.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736