Sanità, il Sottosegretario Butti: “Il Fascicolo elettronico strumento chiave per territori complessi come la Calabria”

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  22 luglio 2025 12:24

di CARLO MIGNOLLI

Non ha potuto partecipare di persona, ma ha voluto comunque far sentire la sua presenza con un messaggio indirizzato ai partecipanti del roadshow “Ecosistema dati sanitari: il fascicolo sanitario elettronico per modernizzare la sanità”, in corso oggi in Cittadella regionale (LEGGI QUI)

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Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione, Sen. Alessio Butti, atteso per l’appuntamento promosso dal Ministero della Salute in collaborazione con il Dipartimento per la Trasformazione Digitale, ha fatto pervenire una lettera in cui sottolinea l’importanza dell’iniziativa e, in particolare, il ruolo strategico che il Fascicolo Sanitario Elettronico può assumere per territori complessi come la Calabria.

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Nel suo messaggio, Butti ha voluto evidenziare due elementi centrali: la centralità dei territori nella rivoluzione digitale della sanità e il duplice potenziale del FSE, capace non solo di migliorare l’efficienza dei servizi già oggi, ma anche di costruire un nuovo modello di medicina proattiva, integrata e sempre più personalizzata.

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Segue il testo integrale:

“Ho ricevuto, con grande piacere, l’invito del Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, che ringrazio e saluto.

Un ringraziamento e un saluto che estendo agli organizzatori della tappa odierna del roadshow regionale sull’ecosistema dati sanitari e naturalmente ai tecnici del Dipartimento per la Trasformazione Digitale che lavorano quotidianamente su questi dossier.

Mi rammarica non essere riuscito a unirmi a voi in presenza, a causa di agende parlamentare e di governo particolarmente intense. Con questo breve pensiero, che condivido con voi, provo a offrire un contributo al vostro dibattito, sollecitando i due aspetti che ritengo più importanti.

Il primo – fondamentale – è relativo alla dimensione territoriale. Il progetto per la modernizzazione della sanità che stiamo mettendo in atto non è mai stato, né vuole essere, un’esclusiva dei grandi centri urbani.

Sono anzi i territori come il vostro, caratterizzati dalla presenza di molti comuni di piccole dimensioni, con una conformazione geografica complessa, in cui l’integrazione tra fascicolo sanitario elettronico ed ecosistema dati sanitari apre prospettive importanti per una sanità più capillare e proattiva.

In pratica ridisegniamo radicalmente il concetto di medicina di prossimità. Il fascicolo sanitario elettronico diventa lo strumento operativo condiviso tra specialisti, medici di famiglia e strutture ospedaliere, per consentire diagnosi e interventi rapido anche nelle comunità più isolate.

Il secondo aspetto che mi preme ricordare è il potenziale espresso da questa tecnologia al servizio della sanità. Il fascicolo sanitario elettronico è una tecnologia che non ha un solo potenziale. Ne ha due: uno attuale e uno futuro, entrambi notevoli.

Quello attuale riguarda il miglioramento nell’erogazione dei servizi e delle cure. Quello futuro ci porta verso un sistema sanitario in cui, attraverso l’ecosistema dati sanitari, possiamo sviluppare piattaforme tramite cui i cittadini consultano il proprio percorso clinico e interagiscono proattivamente con i medici e le strutture sanitarie, segnalando sintomi, monitorando terapie e partecipando direttamente al processo di cura.

Questo modello di sanità condivisa dà una risposta chiara e convincente alla sfida della fiducia nelle istituzioni sanitarie. Parlando di futuro, non posso non fare un cenno ai benefici di una medicina che, grazie alla tecnologia, diventa sempre più personalizzata

È la chiave di una sanità pubblica propriamente moderna: capace cioè di adattare i percorsi di cura alle specificità del singolo paziente. Per arrivarci stiamo mettendo in piedi un ecosistema in cui il dato sanitario diventa un patrimonio comune, al servizio di una salute su misura. Mi fermo qui. L’augurio con cui mi congedo da voi è che possiate avere un dibattito proficuo e costruttivo.

Grazie”.

Sen. Alessio Butti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per l’Innovazione

 

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