Sanità ko, ambulanze del 118 senza medici a bordo: nel Catanzarese si può morire anche così

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Per aprile e maggio l’Asp sborserà la somma di 78.0000 euro per rimborsare i “medici-dinamici” pagati a chiamata

  09 luglio 2022 09:30

di TERESA ALOI

E’ il primo numero che si chiama in caso di emergenza: fosse un malore o un incidente. Ma se a bordo delle ambulanze del 118 manca il medico allora c’è il rischio concreto di non ricevere le cure appropriate. Perché un medico all’interno di un’ambulanza  fa la differenza. Eccome. Nonostante il suo ruolo insostituibile, tuttavia, le postazioni 118 a Catanzaro e nel Catanzarese continuano ad essere vittima di una crisi che non accenna a placarsi tra smantellamenti e tagli continui. 

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Lo scorso fine settimana – nella notte tra il 3 il 4 luglio scorso - nel turno che va dalle 20 alle 8  la postazione di emergenza di Chiaravalle  aveva ambulanze senza medico. Non un fatto “eccezionale” o  sporadico considerato che per l’intero mese di luglio solo per 4 giorni sui complessivi 31 è assicurata  la piena copertura dei turni. Turni che vanno dalle 8 alle 14, dalle 14 alle 20 e dalle 20 e le 8 del mattino successivo.    Verrebbe da dire che  Chiaravalle è vietato farsi male o restare vittime di incidenti se non solo in quei “fortunati” 4 giorni. Per  i restanti  37 turni demedicalizzati l'ambulanza più vicina é Montepaone (circa 35 minuti) oppure Isca (circa 40 minuti) che chiaramente andando su Chiaravalle lasciano il loro territorio scoperto ed in periodo estivo diventa un grosso problema. 

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Oggi  l'ambulanza di Taverna è demedicalizzata dalle 8 alle 20, Catanzaro dalle 14 alle 20, Falerna dalle 14 alle 20 e Lamezia dalle 20 alle 8. Va da sè che nel comprensorio lametino durante il turno 14-20  medicalizzata sarà solo l'ambulanza di Lamezia che dovrà coprire tutto il territorio compreso quello marino da Gizzeria a Nocera Terinese e l'ambulanza di Soveria Mannelli che dista circa 45 minuti dal centro di Lamezia e quasi un' ora dalla zona balneare(Gizzeria, Falerna e Nocera Terinese). E, durante il turno 20-8 toccherà all'ambulanza di Falerna coprire tutto il bacino dell'hinterland lametino con Soveria Mannelli.  

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A Taverna, nello specifico,  in 17 giorni, almeno un turno non è coperto dal medico e per 5 giorni tutti e tre i turni sono scoperti. 33 in sintesi i  turni scoperti  e  l'ambulanza più vicina e Catanzaro Centro, che impiega circa 30 minuti per arrivare, sempre ammesso che sia libera. Ma se la richiesta di aiuto arriva da Villaggio Mancuso, ci vogliono circa 45 minuti.

Venti i turni scoperti a Soveria e, se si aggiunge che la postazione territoriale di Tiriolo è demedicalizzata da circa 3 anni, in alcuni giorni la fascia montana da Tiriolo a Carlopoli (circa 30 mila abitanti)  è priva di un medico dell'emergenza-urgenza. E se decidesse di spostarsi il medico da Lamezia Terme, sarebbe necessario un lasso di tempo intorno ai 30, 35 minuti. Senza considerare che sono strade di montagna.  E senza considerare che anche a Lamezia un turno  - sia mattina che pomeriggio o notturno – è scoperto in ben 13 giorni. Stessa situazione a Falerna, località balneare che “cresce” nella bella stagione. 

Un po' meglio, se meglio si può definire, la situazione a Girifalco, dove per 9 giorni è scoperto un turno.

Dalla provincia alla città capoluogo. A Catanzaro, la postazione del 118 è coperta tranne che per 7 giorni - ovviamente in alcuni turni - mentre a Lido sono 5 i giorni in cui l’ambulanza è senza medico. 

Per far fronte a questa situazione l’Azienda sanitaria provinciale  - all’epoca gestita dalla terna commissariale -  ha pensato alla figura del medico "dinamico”: professionisti che a fattura percepiscono 50 euro lorde ad ora (i medici convenzionati percepiscono  24 euro lorde all’ora).  All'inizio erano circa 10/ 12, costati in 2 anni poco meno di un milione di euro, attualmente sono 5: per loro, per i mesi di aprile e maggio, l’Asp sborserà la somma di 78 .0000 euro. Nominato il commissario straordinario, Ilario Lazzaro, subentrato alla Terna commissariale, poco è cambiato.

 C’è però una notizia che fa ben sperare: il presidente della Regione Roberto Occhiuto ha stipulato un accordo ponte che prevede un'indennità di 10 euro per ora lavorativa a partire da giugno 2022: sarà “visibile”  nella busta paga di luglio, a scanso di sorprese. E di equivoci.

 

 

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