di GABRIELE RUBINO
E' una fase particolarmente concitata sul fronte dei bilanci degli enti del servizio sanitario regionale. L'ultimo verbale del tavolo dei ministeri vigilanti (riunione 22 gennaio) ha sottolineato la presenza di disallineamenti sui conti del 2022 (LEGGI QUI I DETTAGLI).
LA NOTA DELLA REGIONE ALLE AZIENDE: RIADOTTARE IL CONSUNTIVO 2022- Tutto nasce dalla disposizione normativa nazionale che aveva imposto ad Asp e aziende calabresi di adottare i consuntivi 2022 entro giugno dell'anno scorso. Ancorché adottati, ad oggi la struttura commissariale, dopo aver avviato una lunga istruttoria, ha approvato soltanto quello del Gom di Reggio Calabria. Circostanza che impedisce l'approvazione (dopo lunghi anni di attesa) del consolidato regionale. Ricevuto il verbale, nei giorni scorsi dalla Cittadella hanno fatto partire una missiva alle aziende richiamando questo passaggio: "I Tavoli rinnovano la richiesta di riadozione dei bilanci aziendali 2022 per gli enti che necessitano di effettuare modifiche o riclassificazioni". Una nota che serve ad accelerare un iter che si è rivelato più aggrovigliato di quanto potesse sembrare un anno fa. Con la complicazione della Corte dei Conti che non sarebbe proprio in sintonia con questa tipologia di procedura, nonostante la differente visione dei ministeri.
I BUCHI DEL PASSATO- Ma a leggere il contenuto del verbale le complicazioni non sarebbero finite. Sempre i tecnici ministeriali annotano: " l’assenza degli stati patrimoniali 2020 e 2021" e come ciò "renda provvisoria e parziale qualsiasi analisi sul 2022". Ancora: "stante l’assenza dei bilanci 2020 e 2021, valutano che non sussistono le condizioni tecniche per una valutazione di congruenza delle iscrizioni effettuate nello Stato Patrimoniale consolidato 2022 della Regione Calabria, sia per le riserve rappresentate nelle relazioni e in corso di riunione da parte della struttura commissariale e dell’Advisor sui dati depositati a NSIS su cui sono ancora in corso
approfondimenti da parte della struttura commissariale con le aziende sanitarie, sia per
l’assenza dei modelli di SP di talune aziende e consolidati relativi agli anni 2020 e 2021,
nonché per l’assenza di idonea documentazione di supporto da parte della struttura
commissariale che dia conto delle modalità di determinazione delle grandezze patrimoniali
(attive, passive e patrimonio netto) in assenza delle informazioni riferite agli anni pregressi" .
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