La Corte d'Appello di Catanzaro ha respinto la domanda avanzata da un Istituto di credito cessionario dei crediti della Casa di Cura Madonna della Catena, all'Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, per chiedere il pagamento di fatture emesse tra il 2007 e il 2010 per oltre 3.345.000 euro, più gli interessi di mora. A darne notizia è l'avv. Rosaria Mustari, legale dell'Asp cosentina.
La vicenda ha avuto inizio nel 2013, quando la Banca, cessionaria aveva citato l'Asp davanti Il Tribunale di Cosenza che aveva respinto la domanda, accogliendo le tesi difensive e condannando l'istituto di credito al pagamento delle spese processuali.
"La pronuncia di primo grado è stata impugnata - aggiunge l'avv. Mustari - e la Corte d'Appello di Catanzaro, con la sentenza n. 971 depositata il primo di luglio, ha confermato la decisione favorevole all'Asp di Cosenza. Ancora una volta, si è stabilito che la rivendicazione delle somme in giudizio non è stata supportata dall'allegazione delle fatture e della necessaria documentazione probatoria e nuovamente sono state anche riconosciute all'Asp le spese di lite".
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