di GABRIELE RUBINO
I lavori sul Decreto Calabria riprenderanno martedì in commissione Igiene e Sanità del Senato. Nel frattempo si muovono alcune pedine nello scacchiere delle nomine dei nuovi commissari straordinari, che altro non è se non una delle prime applicazioni concrete del provvedimento dell'esecutivo giallo-verde. La lista c'è, ma a quanto pare il suo contenuto è cambiato negli ultimi giorni. Il commissario ad acta Saverio Cotticelli, dopo il niet di Oliverio che non ha voluto nemmeno avviare la trattativa, ha spedito la rosa dei nomi dei futuri vertici delle Asp e delle aziende ospedaliere al ministro Giulia Grillo. Tuttavia non c'è ancora certezza sui tempi della decisione finale.
LE DUE NOVITA' A REGGIO E CATANZARO Due sono le novità rispetto all'elenco comunicato il 21 maggio scorso (leggi qui). Innanzitutto c'è stata la rinuncia di Massimo Annicchiarico, tarantino che era stato designato per guidare il Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria. Ufficiosamente il diniego è giustificato per "motivi familiari". La seconda è la tiratissima trattativa per il futuro commissario straordinario degli ospedali di Catanzaro. Il negoziato, instaurato fra Cotticelli e il rettore dell'Umg De Sarro, ha portato alla bocciatura del primo nome indicato dai delegati governativi, la docente romana Isabella Mastrobuono. L'ateneo catanzarese ha spinto per una personalità già "conosciuta", così si è virato sull'attuale dg facente funzioni della Mater Domini Giuseppe Giuliano (prima ancora alla guida dell'Asp di Catanzaro). Chiunque la spunterà si ritroverà alla plancia di comando pure del Pugliese-Ciaccio, dopo le dimissioni - che decoreranno da fine giugno- di Giuseppe Panella, l'unico dei direttori generali sopravvissuti alla decadenza imposta dal Decreto Calabria. Un unico commissario per due aziende nell'ottica di riprendere le fila del discorso interrotto dell'azienda unica, evitando le distorsioni precedenti che hanno portato il governo ad impugnare la legge regionale innanzi alla Corte Costituzionale.
GLI ALTRI NOMI E L'INCOGNITA SCAFFIDI Rimangono in corsa gli altri profili già noti: Antonino Candela per l'Asp di Cosenza, Giuseppina Panizzoli per l'Annunziata, Renzo Alessi per l'Asp di Catanzaro e Gilberto Gentili per l'Asp di Crotone. Manca un'altra casella, quella dell'Asp di Vibo Valentia. Su questa poltrona ci sarà il fuoco incrociato della politica, soprattutto dopo la bagarre andata in scena alla Camera per l'indicazione di Gianluigi Scaffidi, vicino a Dalila Nesci dei 5 Stelle accusata apertamente dalle opposizioni di conflitto d'interessi (leggi qui). Giulia Grillo aveva lasciato intendere una possibile retromarcia, ma i parlamentari calabresi del Movimento Cinque Stelle hanno, subito dopo, spinto per confermare la scelta del tecnico in quiescenza.
I TEMPI DELLE NOMINE Con l'invio della pec contenente i nominativi, avvenuto nelle scorse ore, potenzialmente ogni momento potrebbe essere quello buono per formalizzare l'investitura dei nuovi commissari nelle varie Asp e aziende ospedaliere, lasciando fuori soltanto l'Asp di Reggio Calabria che nel frattempo ha dichiarato il dissesto chiedendo l'attivazione della gestione straordinaria (leggi qui). La procedura, saltata l'intesa con la Regione, prevede l'adozione di un decreto del ministero della Salute, previa deliberazione del Consiglio dei ministri. Le ultime indiscrezioni lasciavano trapelare una certa prudenza sui tempi. Per evitare di incendiare il dibattito in Senato, come avvenuto su Scaffidi alla Camera, potrebbe optarsi per attendere la conversione in legge del decreto.
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