di GABRIELE RUBINO
Non saranno le singole Asp e aziende ospedaliere ma sarà la Regione ad avviare il processo di circolarizzazione dei debiti verso i fornitori degli enti del servizio sanitario regionale. E' la 'mossa del cavallo' per dare un numero all'ammontare dello stock di debito della sanità calabrese, su cui da anni si è costruita una epopea mitologica. In sostanza i privati che vantano crediti con fatture emesse fino a dicembre 2020 e non pagate entro luglio 2022 dovranno 'certificare' la relativa esistenza utilizzando una piattaforma messa a disposizione dalla Regione Calabria. In questo modo Asp e aziende ospedaliere, che pubblicheranno lo schema di avviso 'comune' sui propri siti, potranno procedere alla tanto acclamata ricognizione dei propri debiti.
Nel documento si richiama la norma del Dl Fisco-Lavoro che fissava al 31 dicembre la deadline della circolarizzazione obbligatoria "qualora i fornitori non diano risposta", infatti "il corrispondente debito si intende non dovuto". L'avviso tuttavia fissa come termine ultimo per la trasmissione delle fatture il 10 novembre. Questo piccolo segnale ridimensiona la portata stessa dell'operazione ( o almeno di questo avviso), nel senso che si tratta essenzialmente di 'un avvio' della procedura più che la circolarizzazione vera e propria.
Anzitutto, resta la perplessità sulla potestà della Regione. I debiti sono sempre e comunque delle singole aziende, che sono le titolari dei rapporti giuridici con i fornitori. Inoltre, quasi a mettere le mani avanti, viene precisato come "tale attività di ricognizione rappresenta un processo puntuale di controllo e verifica
delle posizioni debitorie ancora esistenti a carico delle ASP e AO/AOU del SSR con la precipua finalità di poter facilitare il processo di liquidazione e pagamento" ma soltanto dopo "la Regione procederà successivamente alla trasmissione di apposite comunicazioni necessarie alla circolarizzazione prevista dalla Legge". I dati comunicati tramite la piattaforma saranno visionati anche dalla Guardia di Finanza. Va detto anche che, eccetto l'Aou Mater Domini, le altre aziende non hanno assunti i cinque esperti che dovevano occuparsi proprio di questo.
Il presidente e commissario della sanità Roberto Occhiuto ha più volte dichiarato che l'entità del debito verrà disvelata entro la fine di quest'anno. Per giunta dicendosi fiducioso del fatto che le cifre mostruose ventilate negli scorsi anni potrebbero sgonfiarsi. Fra qualche settimana se ne saprà di più.
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