La posizione dell'Associazione religiosa Istituti socio-sanitari
11 novembre 2020 14:53"L'Aris Calabria, Associazione Religiosa Istituti Socio-sanitari, che rappresenta diversi servizi di assistenza in ambito sanitario, ha più volte sottolineato come lo strumento del Commissariamento sia assolutamente inadeguato per risolvere i problemi della sanità, in particolare in una realtà complessa come la Calabria".
E' quanto si legge in una nota della stessa Aris.
"Questi ultimi 12 anni di piano di rientro, purtroppo - prosegue la nota - confermano questa nostra convinzione. Sebbene siano stati posti in essere anche importanti interventi sotto il profilo economico, non solo il bilancio delle singole aziende sanitarie e della regione non è andato neanche vicino al pareggio prefissatosi all'inizio del commissariamento, ma non si sono neanche raggiunti gli obiettivi relativi ai cosiddetti Livelli Essenziali di Assistenza, riducendo ulteriormente le possibilità di cura per tutti i cittadini calabresi".
"La gravità della situazione è stata chiaramente amplificata dall'emergenza sanitaria in atto, ma - aggiungono - non nasce certamente con la pandemia da Covid-19, le gravissime carenze del sistema sanitario hanno origini ben più profonde e lontane nel tempo".
"Riteniamo, inoltre - conclude la nota - che non possa trattarsi solo di incapacità di chi, in questi anni, si è avvicendato nel ruolo di commissario. Con preghiera di diffusione, si invia in allegato la relativa nota stampa".
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