Sanità. Marino (Vitambiente): "L'integrazione Mater Domini-Pugliese Ciaccio dovrà essere concertata con tutti gli attori locali"

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images Sanità. Marino (Vitambiente): "L'integrazione Mater Domini-Pugliese Ciaccio dovrà essere concertata con tutti gli attori locali"
L'avvocato Pietro Marino, presidente nazionale di Vitambiente
  10 settembre 2020 09:14

di PIETRO MARINO*

E’ importante l’integrazione tra Policlinico Mater Domini e azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio?

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L’integrazione tra l’Azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio e l’Azienda Ospedaliera e Universitaria Mater Domini, si sviluppa, intorno alla città di Catanzaro che di servizi sanitari e aziende private di cura alla persona basa ormai il più alto indice di PIL locale.

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A tal proposito il Consiglio Regionale della Calabria nell’aprile scorso aveva legiferato per la riorganizzazione delle due aziende prevedendo un progetto di legge che implementerà sotto il profilo normativo l’integrazione dell’Azienda Ospedaliera Pugliese Ciaccio con l’Azienda Ospedaliero – Universitario Mater Domini mediante la costituzione di un nuovo soggetto giuridico, con personalità giuridica pubblica ed autonomia imprenditoriale ai sensi della vigente normativa statale”. La nuova Azienda “avrà sede in Catanzaro assumendo il nome di Azienda ospedaliero-universitaria “Mater Domini-Pugliese Ciaccio”. Quest’ultima subentrerà nei rapporti giuridici attivi e passivi delle Aziende preesistenti mentre entro novanta giorni dall’entrata in vigore della presente legge saranno definiti i rapporti tra Regione Calabria e l’Università degli studi Magna Graecia di Catanzaro mediante apposito protocollo d’ intesa. Entro 60 giorni dalla pubblicazione sul Burc del protocollo, il presidente della Giunta provvederà, d’intesa con il magnifico rettore dell’Università degli studi Magna Graecia, alla nomina del direttore generale dell’Azienda ospedaliero – universitaria “Mater Domini – Pugliese Ciaccio.

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Non è dato saper se le procedure previste da questo disegno di legge ma ancor più l’integrazione di due importantissimi centro di cura siano stati concertati con i comuni del territorio non solo Catanzarese ma anche Lametino, in quanto questa fusione doveva prevedere un hub di cura che includesse anche l’ospedale di Lamezia Terme.

La nuova azienda creata dalla fusione dovrebbe garantire i bisogni di salute della collettività per la quale opera, producendo ed erogando, in modo efficiente, prestazioni sanitarie di diagnosi e cura ricerca, di media o elevata complessità, in regime di ricovero, in elezione e da pronto soccorso, in regime di day surgery e day hospital, e fornisce prestazioni specialistiche di pertinenza in numerose branche, con dotazioni tecnologiche e diagnostico-terapeutiche avanzate e innovative che, nel loro complesso, riescono a soddisfare per massima parte i bisogni di salute della popolazione residente nel territorio di riferimento e contribuiscono ad esaudire quelli delle popolazioni limitrofe, e dei comuni che costituiscono l’istmo di Catanzaro.

L'Azienda dovrà integrare la propria funzione con gli altri servizi territoriali, in particolare nell’ambito dell’area provinciale geograficamente intesa, attraverso l'adozione ordinaria di linee guida per la gestione integrata dei PDT per le patologie complesse ed a lungo termine (in particolare quelle oncologiche e cardiovascolari), di Protocolli di Dimissione protetta per i pazienti che richiedono continuità di cura in fase post acuta (in particolare per i pazienti con lesioni traumatiche e neurologiche) e di convenzioni finalizzate al perseguimento di obiettivi comuni con le strutture territoriali e volte a realizzare sinergie ed economie di scala.

La visone aziendale dovrebbe essere quella di adottare principi etici, valori e stile che devono caratterizzare i processi decisionali, il sistema delle relazioni interne ed esterne, i meccanismi e i comportamenti organizzativi e le modalità operative, è orientata al miglioramento continuo della qualità della offerta di assistenza, nel rispetto dei bisogni e delle aspettative, con particolare attenzione alle dimensioni della:

  • Appropriatezza tecnico-professionale, organizzativa e gestionale, commisurata al bisogno di salute da soddisfare;

  • Efficacia dell’attività clinica basata sul metodo scientifico, efficienza ed economicità nella ottimizzazione della gestione delle risorse umane, tecnologiche e finanziarie;

  • Equità nel garantire uguale accesso ai servizi erogati e la medesima qualità delle prestazioni.

Tali presupposti sono alla base di un percorso di coinvolgimento delle comunità medico ospedaliere e della ricerca delle due Aziende, l’efficacia di un progetto così ambizioso passa attraverso l’integrazione con i bisogni delle comunità locali, si spera che un coinvolgimento attivo delle parti in causa possa essere foriero dei risultati sperati.

                                                                             *Avvocato, presidente nazionale di Vitambiente

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