Sanità, Occhiuto replica a Corcioni: "Su medici cubani parole gravi che trasudano razzismo"

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Roberto Occhiuto

Il presidente dell'Ordine dei medici della provincia di  Cosenza, aveva detto "i medici cubani curano le fratture degli  arti con le mani, come facevano i primitivi. Questo perché nessuno di   loro ha la laurea"

  03 febbraio 2024 17:45

 "Affermazioni davvero gravi, che   trasudano razzismo, sui medici cubani in servizio in Calabria". Non 
 usa mezzi termini il governatore calabrese, Roberto Occhiuto,  intervenendo sulle polemiche nate dopo le affermazioni di Eugenio  Corcioni, presidente dell'Ordine dei medici della provincia di  Cosenza, secondo il quale "i medici cubani curano le fratture degli  arti con le mani, come facevano i primitivi. Questo perché nessuno di   loro ha la laurea".
   

   "I medici cubani - sottolinea Occhiuto all'Adnkronos Salute - sono  apprezzati da tutti i loro colleghi, con i quali lavorano in profitto  da diversi mesi. E soprattutto sono apprezzati dai pazienti calabresi, così come è documentato in centinaia di inchieste giornalistiche  nell'ultimo anno. Quelle di oggi, quindi, sono polemiche razziste che  non mi interessano. Questi medici non solo hanno una laurea valida ma, in molti casi, hanno anche due specializzazioni e i loro titoli ci  sono stati trasmessi attraverso l'ambasciata. Quello che mi è sempre  stato a cuore realmente è che questi medici salvassero vite. E ne  hanno salvate tante, uomini, donne e anche bambini. Ma anche una sola  vita salvata, come ho sempre detto, vale più di mille polemiche".
       Ad oggi i medici cubani in servizio nella Regione, ricorda Occhiuto,  "sono 270, con gli ultimi 98 appena arrivati. E ne arriveranno altri 6 nei prossimi giorni. E, mentre ci hanno aiutato a non chiudere  ospedali e fornire assistenza ai cittadini calabresi in un momento in  cui non si riusciva a reclutare camici bianchi, intanto abbiamo  assunto altri 250 medici a tempo indeterminato in Calabria", conclude  Occhiuto.

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