"I cittadini calabresi sanno benissimo che da anni, di fatto, è negato loro il diritto alla cura. Nonostante le eccellenze che ci sono nel servizio sanitario perché abbiamo tanti medici che, esausti, vanno a lavorare fuori dalla Calabria e diventano autentiche eccellenze. Ho raccolto una sanità che era in macerie, non c'era programmazione, non c'era Dipartimento, non c'era nessuno che organizzasse nulla. Sto costruendo le condizioni per rendere il nostro sistema sanitario da regione civile. Non è semplicissimo in sanità perché ci sono tanti centri di micro-potere amministrativo che governano i processi. Il commissario ad acta può fare i migliori atti di programmazione, può chiedere alle aziende di assumere a tempo indeterminato ma poi se negli uffici del Personale non si fanno i concorsi che servono ai cittadini, ma magari si fanno i concorsi che servono agli uffici del Personale, è difficile cambiare le cose. L'impegno più importante è quello di sradicare le incrostazioni che ci sono a livello amministrativo. Già siamo riusciti a fare in modo che la sanità sia zona franca. Nessuno viene per chiedere direzioni amministrative, direzioni sanitarie e primari però bisogna creare le condizioni per cui la sanità sia al servizio dei cittadini e non al servizio di chi sulla sanità ha costruito fortune dal punto di vista amministrativo". Lo ha detto Roberto Occhiuto a margine di un convegno sull'oncologia, promosso dalla testata Corriere della Calabria, e ospitato dall'Umg di Catanzaro. Il presidente della Regione e commissario ad acta della Sanità calabrese durante i saluti introduttivi al convegno ha anche fatto cenno all'ipotesi di adottare sistemi che incentivino (anche economicamente) il reclutamento del personale in sanità "come area disagiata" e ha fatto l'esempio dell'Asp di Reggio Calabria che potrebbe assumere oltre 400 unità ma non ci riesce.
UNIVERSITA' E LA RICHIESTA DI UN APPORTO MAGGIORE NELL'ASSISTENZA- Occhiuto poi ha risposto a una domanda sull'Umg. "L'università è un patrimonio del territorio. In molti bandi che le aziende stanno facendo, anche a tempo indeterminato, vanno deserti. Gli specializzandi che possono decidere di andare a lavorare dove vogliono, essendoci penuria di medici dovunque, non è facile scelgano di andare a Polistena o a Melito Porto Salvo. L'università è una risorsa perché forma tante giovani professionalità. Sto chiedendo all'università di essere più risorsa anche in termini di assistenza sanitaria. Se si viene qui (riferendosi proprio al Policlinico, ndr) sabato o domenica non sempre sembra un ospedale. Se ci fosse un pronto soccorso sarebbe una buona cosa. La Regione deve sostenere gli sforzi dell'Università, dare tutto quanto occorre all'università ma deve avere anche la forza di chiederle di fare un po' di più per assistere i calabresi".
ENTITA' DEL DEBITO ENTRO FINE ANNO MA ADESSO PRIORITA' PRONTO SOCCORSI- "Ho già posto in essere le procedure per accertare il debito grazie al contributo della Guardia di Finanza. Faremo un protocollo con la Guardia di Finanza. Entro il 31 dicembre di quest'anno. Finalmente si farà chiarezza sul debito della sanità. Sono più preoccupato - ha tuttavia precisato Occhiuto- di produrre risultati in tempi brevi sui servizi. Ho riunito oggi alcuni dirigenti del dipartimento e ho detto loro che dalla prossima settimana sarò io a supervisionare l'organizzazione dei pronto soccorsi della regione. Così come si è trattato di organizzare la campagna vaccinale per l'emergenza Covid. In quella occasione mi sono messo io direttamente a chiamare i commissari delle Asl, i capi dei dipartimenti di Prevenzione e siamo riusciti a essere la regione che vaccinava di più. Io vorrei che ci fosse un'organizzazione che funzionasse anche senza il contributo diretto del presidente, che dovrebbe solo pianificare le cose, ma siccome non è così e i pronti soccorsi della regione sono un'autentica emergenza ho detto che nei mesi di maggio, giugno e luglio mi impegnerò su questo".
PROGRAMMA OPERATIVO DI NUOVO VISIONATO DAL TAVOLO ADDUCE FRA DUE GIORNI- "Il programma operativo lo presenteremo in maniera definitiva dopodomani al Tavolo Adduce, già lo avevamo inviate nelle settimane scorse. Poi il Tavolo Adduce, formato dal Mef e del ministero della Salute, dovrà darci l'approvazione definitiva e ho chiesto che avvenga velocemente perché ogni attività va inserita nel quadro della programmazione generale contenuta dal programma operativo", ha concluso Occhiuto. (g.r.)
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