La istituzione della Azienda unica Ospedaliera a Catanzaro, la “Dulbecco” , un hamburgher saporito, digeribile, indigesto? Chi ci guadagna e chi ci perde fra le due aziende integrate –Universitaria e Ospedaliera (Umg e Pugliese-Ciaccio)? Una operazione di mero potere baronile? Pubblichiamo sulla questione una riflessione- sicuramente autorevole, responsabile- del dott. Saverio Palermo , già primario di Medicina Nucleare del “Pugliese”, che utilizza per raffigurare quanto accade lontano, dagli occhi e dalle orecchie dei beneficiari finali della unificazione, un sostantivo “Conflittualità”. Pubblichiamo integralmernte quanto Palermo ha scritto nella sua riflessione. (encos)
di Saverio Palermo
“Che la unificazione/integrazione tra le Aziende Universitaria ed Ospedaliera di Catanzaro non sarebbe stata cosa facile era risaputo, previsto, preannunciato. Le varie componenti attive nella vicenda, professionali ,istituzionali, sindacali, avevano denunciato pericoli ed incongruità, ma anche proposto percorsi potenzialmente virtuosi ,comunque capaci di ridurre le conflittualità nell’interesse primo dello stesso progetto di integrazione. Primo tra tutti l’equità nell’assegnazione di ruoli, conseguente non a sterili e pretestuosi giochi di potere, ma frutto di valutazioni di merito che avrebbero dovuto proporre per ruoli chiave, leggasi Direttori, le persone più idonee, per professionalità, esperienza , riconosciuta referenzialità. Si è scelto di procedere diversamente ,scatenando le ire giustificate dei Sindacati ma anche, e questo di non poco conto, degli stessi professionisti, che per diverse strade hanno scelto la via del ricorso nei confronti di quanto dall’attuale accordo stabilito. “ Conflittualità” . Mi si dirà che è storia vecchia, che ad ogni azione e decisione gli “ scontenti” si sono sempre opposti, ma quello che preoccupa e meraviglia non è il procedimento legale di per sé che farà il solito iter tra le maglie di un sistema che, come accade, premierà la legge del più forte, ma piuttosto la miopia di Amministratori che dovevano tener conto, per come il loro ruolo imponeva , di un percorso di condivisione e quindi di accettazione di regole nuove. “Conflittualità”. E’ stato al contrario imposto il concetto di una Sanità di serie A ed una di serie B, quest’ultima succube “ a priori” della prima, in una logica di assoluta “iniqua” dipendenza . ”Conflittualità”. E’ un processo iniziato da circa un decennio e più, con unico obiettivo di demolire un’assistenza ospedaliera , in precedenza di eccellenza ,che negli ultimi anni ha dovuto arrancare a fatica, sostenuta solo dallo spirito ed energia residua di medici, infermieri, personale tutto, motivati solo da senso di deontologico dovere verso la Città ,i cittadini ammalati. A chi è rimasto per 40 anni tra quelle mura, partecipando ed affiancando “ veri” maestri e..professori..insigniti di titolo per effettivo valore e non per semplice appartenenza ad una specifica istituzione, fa male assistere ad una decadenza che sa di resa, di mortificazione . Voglio citare, non per spirito di parte, ma perché senza timore di esser smentito, la riorganizzazione delle Medicine Nucleari ed in particolare delle attività dei Tomografi PET. Una storia infinita con previsioni e promesse di reparti ospedalieri nuovi , di almeno 4 progetti elaborati tra presidio Ciaccio e poi Pugliese e poi ancora Ciaccio e poi puntualmente sospesi riproposti, dimenticati. E la stessa PET mobile che , a servizio dei malati oncologici afferenti al Dipartimento Oncologico del Presidio Ciaccio per più di 15 anni ha sopperito alla mancanza di visione e programmazione aziendale, si ritrova ora dislocata presso il Policlinico di Germaneto, minata da procedure burocratiche precostituite, da deficienze organizzative capaci di bloccare procedure autorizzative solo ,si dice,per ..vacanza dei responsabili di settore. “Conflittualità” . Fatti occasionali, circostanze fortuite ?...forse..ma esaminando nell’insieme il progressivo degrado strutturale e tecnologico dell’ospedale forse la conseguenza di una specifica azione di smantellamento della Sanità cittadina . A chi giova ? beh…ognuno risponda per sé..”
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