di PIERO AMATO*
Perchè non individuare un esponente calabrese competente? Abbiamo, da sempre, considerato l'avvento dei Commissari un fatto eccezionale e straordinario, nel mentre in Calabria, da oltre dieci anni, è diventato uno scenario naturale. Stiamo assistendo, comunque, ad un disastro sanitario, ad un aumento dei contagi, ad una emergenza economica e sociale.
La Calabria ha assistito, in questi giorni sgomenta, ad uno spettacolo raccapricciante. Le interviste dei Commissari sono state oggetto di trasmissioni nazionali, con impietose inchieste giornalistiche, nel mentre la rabbia è tanta e la paura di non farcela anche. E' la mala gestione della sanità a fare paura. Lo schiaffo ai calabresi, questa volta, è stato troppo forte. Il Covid-19 fa paura, la curva dei contagi continua a salire, ma sulla pelle dei malati e di chi li deve assistere, si gioca la partita più scorretta, per responsabilità di tutti, che questa Regione abbia mai visto.
Ai calabresi è dovuta una sanità efficiente, specie in questo particolare periodo. Temporeggiare da parte delle Istituzioni deputate, in un clima di divisioni e di scontri sterili ed inconcludenti, non farebbe altro, che provocare ulteriori danni. Possibile che in Calabria non ci sono esperti o personalità in grado di gestire adeguatamente e responsabilmente la sanità pubblica?
Non è assolutamente possibile, anche perché quando le forze politiche esprimevano gli amministratori, il livello dei nostri Ospedali aveva raggiunto grandi traguardi tanto che, essendo diretto testimone, da ogni parte del Mezzogiorno esprimevano il desiderio di essere ricoverati all'ospedale Pugliese, per la riconosciuta capacità professionale del personale sanitario. Le decisioni più importanti, però, venivano prese, non da una persona, ma dopo approfonditi confronti e discussioni nei partiti fra gli amministratori e gli esperti del settore.
Oggi un Commissario, proveniente da Bari, da Cesena o da altre zone, purchè sia lontana dalla Calabria, dovrà, necessariamente, trascorrere anni prima di capire le effettive esigenze, non solo degli Ospedali, ma anche del territorio. E' necessario avere un rapporto diretto con i Sindaci, che più di ogni altro, conoscono le esigenze del territorio. Speriamo che Di Maio, Salvini, Conte, Bersani, Zingaretti, Scopelliti, Oliverio, Spirlì e quanti altri, comprendano che gli anministratori in Calabria devono essere calabresi ".
*Segretario della Federazione provinciale di Catanzaro del Partito socialista italiano
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