di CARLO MIGNOLLI
È stato presentato questa mattina in Cittadella Regionale, alla presenza del commissario straordinario di Azienda Zero Gandolfo Miserendino e del direttore generale del Dipartimento Salute e Welfare Tommaso Calabró, il servizio RECALL del Centro Unico di Prenotazione, attivo dal lunedì alla domenica dalle ore 9 alle ore 18.
L’obiettivo è quello di migliorare le liste di attesa e riassegnare gli appuntamenti agli utenti in coda: ricorderà l'appuntamento programmato dal paziente e consentirà eventualmente di liberare in tempo utile i posti disdetti, rendendoli disponibili per altri cittadini. Gli utenti, infatti, potranno decidere di confermare oppure disdire la prenotazione effettuata attraverso il Cento Unico di Prenotazione.
In prossimità della prenotazione, l’utente sarà contattato due volte, l'assistente virtuale chiederà alla persona di confermare con un Si o un No, data, luogo e prestazione da effettuare e la risposta affermativa darà luogo alla conferma della prenotazione. Nel contrario si procederà alla disdetta della prenotazione.
Il commissario straordinario Miserendino afferma: “Questo nuovo sistema aiuterà i cittadini della regione a trovare qualche disponibilità in più all'interno del loro percorso di prenotazione. Le prenotazioni da gennaio ad oggi sono più di un milione e mezzo. Ognuno di noi contribuisce ad aiutare a contenere le liste d'attesa. Ogni assistito che si ricorda di dover disdire una visita, ovviamente, lascia il posto a un altro. Questo aiuta tutti: il professionista evita di avere un buco in agenda e non dover attendere l'arrivo di un nuovo paziente, mentre dall'altra parte ci sarà un assistito che, consapevolmente, si ricorda di avere una visita e annullandola aiuterà il sistema. È quindi un lavoro comune che coinvolge professionisti e cittadini per migliorare le prestazioni”.
In merito alla riduzione dei tempi di attesa aggiunge: “Sono diverse azioni che devono essere messe insieme. Ogni azione contribuisce per una determinata percentuale a portare un miglioramento: introduzione di RAU, protocolli particolari per i medici di medicina generale e per i pediatri di libera scelta, come prima azione sulla prescrizione, la creazione di agende secondo criteri condivisi a livello regionale, bacini di garanzia, organizzazioni e strutture che devono confrontarsi con i direttori delle unità operative per mettere a disposizione le disponibilità che formeranno le agende, portando a una conseguente riduzione dei tempi di attesa. Tutte queste azioni sono conseguenti e non può esserci una sola azione che mira al miglioramento del risultato”.
E sul ridimensionamento del fenomeno dei medici a gettone continua: “Una buona organizzazione permette di ridurre questo fenomeno controllandolo nel modo opportuno. Azienda Zero ha preso in mano anche il reclutamento del personale, inclusi gli ultimi specializzandi”.
Sullo stato di salute, prospettive e altre attività da svolgere conclude: “Da questo punto di vista, Azienda Zero ha avuto un'ottima risposta da parte dei medici specializzandi. Anche questa è un'azione che aiuta il territorio, permettendo agli specializzandi dal secondo anno in poi di aiutare nei Pronto Soccorsi per i codici bianchi e verdi durante il periodo estivo. Siamo nella fase in cui la graduatoria è stata fatta e pubblicata e stiamo contattando i vari medici specializzandi che poi verranno contrattualizzati. Anche questa è un'azione di fondamentale importanza perché prepara i giovani specializzandi a un'esperienza di campo importantissima. Devo ringraziare i rettori e le scuole di specializzazione, e i direttori delle scuole di specializzazione che hanno concorso. Mi aspettavo una capacità di attrattiva verso gli specializzandi piuttosto bassa, 30-40 persone, invece ha portato più di 140 partecipanti. Questo ci dice che gli specializzandi sono interessati a concorrere. Anche riferendosi al progetto RECALL, è importante il contributo di ognuno di noi. Gli specializzandi aiutano il sistema sanitario regionale e le strutture che li accolgono, contribuendo ai loro percorsi formativi e operativi nei pronto soccorsi. Stiamo facendo un lavoro veramente a tutto campo”
Per il direttore generale Calabrò “I dati ci dicono che sono molto aumentati i numeri in termini di erogazione di prestazioni sul territorio rispetto allo scorso: un milione e mezzo fino a giugno sono le prestazioni che sono state richieste e che ci apprestiamo a erogare, quindi aumentano significativamente e parimenti aumenta l'organizzazione per poter supportare questi numeri. Ho chiesto ai direttori generali dell'Asp e dell'azienda ospedaliera di concentrare le loro attività su questo tema e con i dati di monitoraggio avremo la possibilità di intervenire con maggiore forza laddove è necessario. I settori sono tutti interessanti per l'amministrazione, quindi ogni singola visita, quella magari più banale o quella più importante, è trattata allo stesso modo. Tuttavia, devono essere intraprese una serie di azioni per poter gestire questa mole di richieste che provengono dal territorio”.
Sull’implementazione del CUP prosegue: “Adesso ci sarà la fase 2 del centro unico che permetterà di rendere il sistema completamente indipendente e omogeneo. Interverrà su tutto il territorio regionale e stiamo lavorando dal punto di vista tecnologico per affrontarla: ci permetterà di avere maggiore efficienza, maggiore contatto con il territorio, maggiore interazione con le aziende che erogano i servizi, le postazioni dove vengono erogati e il sistema stesso. Quindi, maggiore efficienza e coinvolgerà l'intero segmento pubblico e anche la parte dell'esposizione dei soggetti privati che operano in regime di convenzione e accreditamento, permetterà di dare maggiore sicurezza e tempestività nella risoluzione delle richieste. L'obiettivo è quello di rendere le aziende sempre più efficienti e di aumentare il numero delle aziende e delle prestazioni”.
Conclude: “Stiamo lavorando anche con le singole aziende per poter mettere a sistema quelle che oggi operano per il sistema solidario interno. Vogliamo renderlo esterno e ci sono molti esempi che stiamo attivando, molte attività che stiamo implementando e speriamo a breve di avere numerosi nuovi centri di erogazione di prestazioni sanitarie. Sappiamo che ci sono delle criticità sui medici di base, da cui partono poi le varie prescrizioni. Stiamo lavorando anche sulla proprietà delle ricette e con una campagna informativa verso i medici, in modo da poter rendere il programma omogeneo e informato su tutte le attività necessarie per poter dare un servizio efficace ed efficiente, rispondendo a quello che i cittadini si aspettano”.
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