Sanità, proclamato durante l'assemblea dei medici dell'Ex azienda "Mater Domini" lo stato di agitazione

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Nino Accorinti

Accorinti (Cisl medici) : "La scelta unilaterale del Direttore Amministrativo e del Direttore Sanitario mette a rischio la sicurezza delle cure".

  31 dicembre 2023 10:15

"Quanto si sta verificando nell’iter organizzativo dell’Azienda OU “Renato Dulbecco” appare violare tutti i principi di trasparenza e correttezza, ignorando la dignità professionale del personale medico ospedaliero ed universitario dell’ex Azienda Ospedaliero Universitaria “Mater Domini”.

Lo scrive Nino Accorinti (Federazione CISL MEDICI Calabria).

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"Infatti, in materia di guardie notturne e festive, tutti i management precedenti alla gestione Mantella/Panella, evidentemente consci della carenza di personale medico, avevano “condiviso” l’istituzione di due guardie interdivisionali, una per l’area chirurgica ed una per l’area medica svolte al di fuori delle 38 ore del normale orario di lavoro, la cui remunerazione era stata cristallizzata in due accordi con le OO.SS. del 2004 e del 2014".

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"In quest’ultimo, il compenso era perfino più vantaggioso per l’Amministrazione, tanto che la Cisl medici non lo aveva condiviso, come non aveva condiviso il coinvolgimento delle discipline specialistiche (Oculistica, Otorino ed altre). Ora, retroattivamente dal mese di ottobre, in maniera unilaterale senza coinvolgimento delle OO.SS. ed in assenza di una riorganizzazione del sistema della continuità assistenziale da parte del Dott. Panella, che è stato già Direttore Sanitario per diverso tempo e quindi doveva essere a conoscenza delle problematiche assistenziali del Presidio di Germaneto, il Direttore Amministrativo Mantella ha stabilito la remunerazione delle stesse prestazioni con un compenso pari a quello che viene erogato per una guardia di reparto o per aree omogenee svolte all’interno del normale orario di lavoro".

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"Ciò determina l’assenza palese di corrispondenza tra prestazione, così come definita dall’accordo sindacale del 2014 e precedenti intese, e trattamento economico. In sostanza le 12 ore di una guardia notturna, o più, che si vengono a sommare alle 38 ore vengono remunerate analogamente alle guardie di reparto svolte in orario di lavoro, senza possibilità di recupero dell’orario eccedente".

"Alla diffida della CISL Medici a conformarsi al citato accordo o a programmare con immediatezza i normali turni di guardia per singoli reparti, che sicuramente creerà uno scompiglio nell’attività assistenziale del Presidio, è seguita l’indifferenza del Direttore Amministrativo e l’inerzia del Direttore Sanitario. Un silenzio intollerabile ed irrispettoso! L’assemblea della dirigenza medica dell’ex Azienda OU “Mater Domini”, convocata nei giorni scorsi dalla CISL MEDICI, ha stigmatizzato tale comportamento ribadendo la inaccettabile condotta del management aziendale che ha ignorato gli accordi sindacali e la leale assunzione di responsabilità dei professionisti che effettuano guardie notturne e festive perfino in altre discipline non affini e quindi non di loro competenza".

"Ancora più inaccettabile è il silenzio e l’inerzia alla richiesta di organizzare le guardie per singoli reparti. Forse il Direttore Sanitario e quello Amministrativo sono coscienti della carenza di personale in alcune strutture e quindi dell’impossibilità di dare risposte concrete ed in conformità alle norme statali e contrattuali? L’assemblea ha quindi deciso di proclamare lo stato di agitazione riservandosi ulteriori iniziative anche giudiziarie a tutela delle attività assistenziali e della qualità dei servizi offerti ai cittadini. Infatti, mentre in altre Aziende Sanitarie italiane si pensa di migliorare le condizioni di lavoro e di incentivare meglio i professionisti anche per impedire la fuga dagli ospedali pubblici, l’attuale management della “Dulbecco” dimostra, in presenza di una autoreferenzialità inverosimile (la Commissaria Carbone non ha mai formalmente incontrato le OO.SS. della dirigenza medica e sanitaria!), di non conoscere le reali problematiche organizzative dell’ex Azienda “Mater Domini”.

"Un comportamento ancora più riprovevole ed irriguardoso nei confronti dei direttori delle unità operative se si pensa che solo il 29 dicembre è pervenuta loro una comunicazione con cui si dispone la riorganizzazione delle procedure sui ricoveri a far data dal primo gennaio, quindi appena tre giorni prima.  Se questi sono i presupposti ed i comportamenti dell’attuale management con quale consapevolezza e corretto rigore programmatorio, anche in merito alla carenza del personale sanitario, si è pensato di redigere un progetto per l’istituzione di un altro Pronto Soccorso e l’atto aziendale della “Renato Dulbecco”?"

 

 

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