Azienda zero, un debito pregresso che non dovrebbe essere monstre, integrazione degli ospedali di Catanzaro un punto cardine e infine un pacchetto, attraverso una manovra d'autunno, per reclutare il personale. Su questo ha risposto il commissario di Azienda zero, Giuseppe Profiti.
"Azienda zero è l'azienda per il governo della sanità. Ci siamo dati l'obiettivo di essere operativi al 1° gennaio 2023. E' vero che la legge è del 2021 ma abbiamo preso forma solo qualche mese. Quindi ancora un po' di pazienza. E' uno strumento che hanno già in altre regioni. Pochi mesi per nascere bene". Così Giuseppe Profiti, commissario di Azienda zero, rispondendo ai giornalisti a margine di un'iniziativa a Catanzaro. "Dieci anni di commissariamento sono qualche cosa di innaturale - ha aggiunto - e avrebbero annichilito qualunque sistema sanitario. Si tratta di mettere il punto a quel tipo di commissariamento e ricostruire".
Sulla questione dei conti: "Il disavanzo da due anni ormai non c'è più. Ha ripianato il suo debito con il passato. Anzi, nel 2021 ha un avanzo. Si tratta di capire come impiegarlo per restituire ai cittadini servizi sanitari", ha aggiunto Profiti e poi ha spiegato sul debito pregresso e a chi gli faceva notare che forse non fosse così monstre come ci si aspettava: "E' il sospetto che hanno gli addetti ai lavori. In realtà questo gigantesco debito, non così come è stato narrato, possa essere ben diverso. Non so fino a che punto siano sospetti, valutazioni tecniche o desideri. Questo comunque significherebbe liberare altre risorse per i calabresi".
Sula fusione dei due ospedali di Catanzaro: "Credo sia uno dei punti cardine non solo per Catanzaro - ha detto- ma per l'intero sistema sanitario regionale. Un'azienda ospedaliera grande, integrata e su un bacino di utenza ampio sulle alte specialità sia qualcosa di necessario. La fusione è un punto di partenza strategico su cui costruire questo grande Hub regionale. A livello tecnico, stiamo lavorando come se questa fosse una realtà operativa".
Mentre sul personale ha annunciato una manovra d'autunno dalla prima decade di ottobre. Non solo i cubani come misura 'estemporanea' ma un pacchetto complessivo per migliorare la capacità di reclutamento.
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