Si è svolto il 28 e 29 giugno presso l’Hotel Guglielmo di Catanzaro il Convegno “Sanità pubblica a rischio. priorità e sicurezza delle cure”, organizzato dalla CISL MEDICI a cui hanno preso parte esperti di varie regioni italiane.
Hanno aperto i lavori Ignazio Ganga reggente Nazionale CISL Medici, il Dott. Nino Accorinti e la Dott.ssa Luciana Carolei Segretaria Territoriale Cisl Medici “Magna Graecia. Sono seguiti i saluti istituzionali affidati al Sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita, al Prof. Giovanni Cuda Rettore dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, al Prof. Rocco Bellantone Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, al Presidente Nazionale degli Ordini dei medici Dott. Filippo Anelli, al Dott. Roberto Monaco Presidente CO.GE.A.P.S.
La prima sessione, è stata aperta dal Prof. Francesco Cognetti oncologo e Coordinatore FoSSC che ha evidenziato come liste di attesa, mancanza di medici e di posti letto, concorsi deserti, specializzazioni senza iscritti, progressivo definanziamento – rapporto spesa pubblica/PIL del 6,7% nel 2022 rispetto all’11% della Germania e del 10% della Francia - mettono a rischio il rispetto dell’art. 32 della Costituzione e dei principi fondanti del SSN. Nella successiva relazione il Dott. Enrico Desideri, esperto per la programmazione, organizzazione e gestione delle Aziende e dei servizi sanitari del Ministero della Sanità, ha sottolineato la necessità della piena valorizzazione del Distretto e della professionalità di tutti gli operatori sanitari per superare le criticità.
La mattina del 29 giugno si è parlato di modelli organizzativi, da quello di gestione del rischio a cura del Dott. Andrea Minarini di Bologna alla organizzazione del Distretto e delle opportunità offerte dal PNNR evidenziate dalla Dott.ssa Marzia Sandroni di Arezzo. Il ruolo della telemedicina è stato affrontato dal Prof. Francesco Amenta che ha sottolineato la necessità di creare fiducia in questi servizi e favorirne l’accettazione soprattutto dai pazienti con malattie croniche.
Un altro punto di confronto è stato quello sul ruolo e l’autonomia dei medici di medicina generale e sull’organizzazione della medicina di prossimità su cui si è soffermato con estrema praticità il Prof. Antonio Viscomi, ordinario di Diritto del Lavoro all’UMG, mentre il Dott. Giuseppe Zuccatelli ha evidenziato le criticità dell’assistenza socio-sanitaria e la carenza degli investimenti per le persone più fragili. Su questo aspetto si è sottolineato che le Regioni si comportano in maniera diversa, per esempio l’Emilia Romagna ha destinato 470 milioni di euro ogni anno mentre le Marche solamente 5,5 milioni.
La sessione sullo stato dell’arte della responsabilità professionale e delle tematiche affrontate dalla legge n. 24/2017 coordinata dal Prof. Ricci ha visto relazionare il Magistrato Adelchi D’Ippolito, presidente della commissione sulla colpa professionale medica istituita dal Ministro della Giustizia Nordio, che ha illustrato le conclusioni della commissione.
Nelle premesse il Presidente ha evidenziato che il 95% delle cause di responsabilità professionale finisce con assoluzione piena e, quindi, risultano cause infondate che vanno ad impattare negativamente sulla serenità dei medici con tempi lunghi e grossi esborsi in termini economico legali. D’Ippolito ha confermato tra le proposte che saranno presentate al Ministro vi è l’introduzione della cosiddetta lite temeraria. Ovvero, in caso di uso improprio del procedimento, si andrà a sanzionare chi lo ha generato. Altro punto è quello dei consulenti tecnici dove la proposta è quella di introdurre una rotazione, evitando così che si possano creare squadre fisse PM-consulenti, con il rischio che questi ultimi possano tendere troppo verso la tesi del PM.
La successiva relazione del Prof. La Russa è stata incentrata sui nuovi profili di responsabilità nell’uso dell’intelligenza artificiale mentre l’Avv. Donato del Foro di Roma si è soffermato sulla natura giuridica dell’obbligazione del medico nei confronti del paziente.
Sono intervenuti la Dott.ssa Amalia Bruni, vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale, Daniele Gualtieri segretario della CISL UST e Tonino Russo, segretario regionale Cisl Calabria.
Le conclusioni sono state tratte da Ignazio Ganga, segretario nazionale confederale Cisl nonché reggente nazionale Cisl medici
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