Sanità, rinviata la riunione del Tavolo di verifica sul bilancio 2018

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  17 luglio 2019 21:14

La riunione a Roma del Tavolo di verifica sul piano di rientro della sanità calabrese è saltata. Era stata fissata per domani ma, quasi con sollievo, si terrà più avanti. Non è stato precisato quando il "Tavolo Adduce" (ribattezzato così per il nome della dirigente del Mef che presiede i vertici) esaminerà il consuntivo del 2018 della sanità calabrese. Alla Cittadella, in un primo momento si pensava ad un semplice slittamento dell'appuntamento (di un giorno, al 19), invece più tardi ha preso quota l'ipotesi (più realistica) di un vero e proprio rinvio verso i primi giorni di agosto. Il quadro dei conti della sanità calabrese non è affatto roseo. Non è una questione se ci sarà lo squilibrio, bensì quanto sarà pesante. Non tutte le Asp e aziende ospedaliere hanno chiuso i rispettivi bilanci, quindi è presto per indicare numeri e quantificare il rosso complessivo. Domani dovrebbero essere presenti nel dipartimento regionale di Tutela della Salute i funzionari del'advisor contabile Kpmg per affrontare in dettaglio la situazione dei conti, sperando di limare le perdite. L'ultimo Tavolo di verifica andò malissimo, con la certificazione di un disavanzo nel pre-consuntivo che sfiorava i 170 milioni di euro. Allora era il 4 aprile e quella seduta fu una della cause che giustificarono l'energico intervento del governo che poi adottò il Decreto Calabria.

Il commissario Cotticelli, nei giorni scorsi, aveva vincolato all'esito della riunione a Roma le future scelte sulla gestione del personale. Con la circolare del 5 luglio scorso (leggi qui) aveva infatti congelato le assunzioni a tempo indeterminato e le procedure concorsuali che, per andare avanti, necessitano di specifica autorizzazione volta per volta. A questo punto, senza indicazioni contrarie, l'ultima direttiva dovrebbe rimane vigente. La struttura commissariale per il momento rimane dimezzata, dato che il governo non ha formalmente proceduto alla sostituzione del sub-commissario Thomas Schael dimessosi all'inizio di luglio.   

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