Sanità, Scutellà (M5S): "Taglio di 500 ospedali e case di comunità, 800 posti letto in terapia intensiva, 700 milioni agli ospedali, come si può?"

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images Sanità, Scutellà (M5S): "Taglio di 500 ospedali e case di comunità, 800 posti letto in terapia intensiva, 700 milioni agli ospedali, come si può?"

  14 marzo 2024 15:33

«Alle Regioni questo governo ha tagliato 1,2 miliardi dal Fondo complementare del PNRR per le opere di messa in sicurezza dei nostri ospedali e messo a terra solo il 3,7% dei fondi PNRR per la sanità. Il ministro Fitto come può permettere un simile disastro per il nostro servizio sanitario?».

Così la deputata del Movimento 5 Stelle, Elisa Scutellà.

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«Ci sono cittadine che attendono 3 anni per una mammografia, milioni di persone in attesa di una visita, personale sottopagato, precario, servizi esternalizzati, ma cosa deve capitare ancora in questo Paese per far capire a questo governo che la sanità pubblica è una priorità e che il loro scellerato progetto di autonomia differenziata sarà la mazzata finale su questa sanità già devastata?

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Inoltre, oltre mezzo miliardo viene tagliato dal programma “Verso un ospedale sicuro e sostenibile” per la messa in sicurezza delle strutture ospedaliere. Proprio su quest’ultimo punto si sono susseguite rassicurazione secondo le quali i fondi mancanti sarebbero stati presi dal cosiddetto “articolo 20” cioè quel fondo nato per l’edilizia ospedaliera. Peccato, però, - prosegue Scutellà – che, come scrivono i tecnici delle Regioni in forte allarme per questa decisione, non risulta un’effettiva disponibilità delle risorse dell’articolo 20 anche perché la gran parte dei soldi di quel fondo sono già prenotate.

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Chi del Sud siede tra i banchi della maggioranza sembra essere totalmente avulso dalla realtà per non rendersi conto che liste d’attesa infinite, prenotazioni a 3 anni di esami diagnostici e ospedali che se ne cadono a pezzi in Calabria, come nel resto del Mezzogiorno sono la prassi, a cui noi non vogliamo arrenderci e che certamente non va affrontata con tagli indiscriminati e rinvii sine die di progetti fondamentali per assicurare una sanità che funzioni e che sia davvero dalla parte dei cittadini» conclude Scutellà.

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