Sanità, Sì Cobas: "Preoccupano inerzia e silenzio"

Nei giorni scorsi il Si Cobas Calabria ha manifestato il proprio dispiacere per quello che accade nella sanità pubblica calabrese.

Ogni giorno le inchieste giudiziarie fanno capolino nelle testate giornalistiche regionali e nazionali, ma quello che fa più male è il silenzio assoluto che fa paura.

Le grosse realtà sindacali e il sindacalismo di base (solo per dire) restano ferme nel loro silenzio che secondo noi invece fa molto molto rumore.

Noi da anni stiamo lottando contro il muro di gomma della sanità pubblica calabrese e stiamo cercando di fare capire ai lavoratori che sono loro la vera forza per poter cambiare il sistema che risulta essere molto inquinato.

Da tempo chiediamo nuove procedure di reclutamento per il personale sanitario, mobilità regionali tra aziende e mobilità extra regionali che sarebbero ideali per fare ritornare a casa molti professionisti del comparto sanitario.

Siamo l’unica realtà di lotta sindacale che non scende a compromessi e non va dietro ai sindacati politici.

Chiediamo da tempo un incontro con i vertici regionali per discutere di molte problematiche che ogni giorno siamo costretti a denunciare.

Il Si Cobas a livello nazionale è temuto dalle istruzioni e lo scorso anno anche il ministro Piantedosi ci ha nominato in parlamento.

In Calabria siamo una piccola realtà fatta di uomini e donne liberi che ogni giorno con la loro libertà vogliono fare capire che può essere diverso il futuro della nostra sanità e diverso il futuro dei nostri lavoratori che ogni giorno subiscono angherie dai datori di lavoro e proprio questi datori di lavoro finisco nelle inchieste della magistratura.

“A testa alta e senza paura perché la paura non ci appartiene”

Cordiali saluti Roberto Laudini e Simone Scandale coordinatori regionali Si Cobas Calabria.

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