Sanità. Strafalcioni e correzioni: il pasticcio sulle linee guida degli atti aziendali

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L'ospedale Chidichimo di Trebisacce

'Rivista' con un nuovo Dca del commissario Longo la parte sugli ospedali di Praia a Mare e Trebisacce che erano 'diventati' Casa della Salute nonostante le sentenze della giustizia amministrativa

  22 febbraio 2021 20:55

Strafalcioni, correzioni e di nuovo errori. Sembra essere 'maledetto' il Dca con cui il commissario ad acta della sanità calabrese Guido Longo intende fissare le linee guida per la redazione degli atti aziendali. Ricordiamo che stiamo parlando del principale obbligo, ai sensi del Decreto Calabria 2, in capo ai commissari straordinari di Asp e aziende ospedaliere. Per chi non lo adotta scatta la decadenza. Non un giochino insomma. Le linee guida erano state varate la settimana scorsa (LEGGI QUI), ma c'erano alcuni errori grossolani. Oggi, Longo ci ha rimesso mano provando a correggere le sviste.

SCARICA QUI IL NUOVO ALLEGATO

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Nel Dca 33, viene spiegato che in quello precedente (il Dca 31) erano: "riportati errori materiali, prioritariamente riferiti al numero di abitanti di Reggio Calabria censiti al 31 dicembre 2019". E ancora, erano state: "trascurate utili indicazioni per il Commissario straordinario, dott. Vincenzo Carlo La Regina, per effettuare lo studio di fattibilità di una eventuale riperimetrazione dei distretti sanitari dell'Asp di Cosenza, tenuto dei fattori ambientali conseguenti all’intervenuta fusione dei già comuni di Corigliano e Rossano, a seguito della quale si è venuta determinare la Città unica di Corigliano-Rossano, istituita il 31 marzo 2018; ciò allo scopo di rideterminare una assistenza territoriale nell'area ionica più conforme alle attuale esigenze primarie della relativa collettività".

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Ma veniamo al punto caldo su alcuni presidi del Cosentino che avevano provocato la reazione dei deputati Francesco Sapia (Misto) e di Enza Bruno Bossio (Pd). Nella vecchia versione c'erano: "non precisati i riferimenti normativi, anche riferiti alla recenti denominazioni delle strutture relative, afferenti al Dipartimento di Salute Mentale e delle Dipendenze, e le indicazioni provenienti dalla giurisprudenza amministrativa, pronunciata in sede definitiva dal Consiglio di Stato, in relazione ai presidi ospedalieri di Scalea e Trebisacce". Peccato, che il presidio sia quello di Praia Mare e non di Scalea. Un errore nella correzione. Per fortuna nel documento tecnico allegato, viene riportato appunto Praia a Mare e ci si impegna ad attivare: "ogni percorso utile a rideterminare la riapertura con progressivo ritorno alle prestazioni a regime". 

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E poi siamo agli errori di digitazione. Nella nuova versione del decreto "si ritiene qui di integrare, perché erroneamente non
indicato nella fase di digitazione, il punto numero 50 delle "Linee Guida" di che trattasi, implementando la composizione dello staff alla direzione aziendale con la struttura “Governo della rete e degli erogatori”, con ad essa attribuita la verifica del possesso e del mantenimento dei requisiti di accreditamento, la corrispondenza con la programmazione d’ambito nonché la valutazione della
rete assistenziale offerta". Giusto per tenersi larghi (e prevedere nuove correzioni), viene precisato "che il contenuto dell'odierno DCA e del suo Allegato "A1" sarà, pertanto, suscettibile di essere opportunamente modificato progressivamente per ragioni di oggettiva convenienza organizzativa e/o in base ad una diversa esigenza suggerita dall'evolversi della epidemia in atto, aggravata dalle temute varianti di genoma del Coronavirus, previa ovvia condivisione con gli anzidetti organismi ministeriali deputati ad hoc". Non si sa mai.   

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