"Ancora una volta si grida alla cacciata del commissario attuale come fu fatto con Scura senza che nessuno richieda mai le responsabilità: è dalla stesura del primo decreto Calabria (che non ho condiviso) che lotto per questo. Non mi sorprendono le dichiarazioni del commissario alla sanità calabrese che dimostrano nei fatti un fallimento di questo sistema che, a parte rare eccezioni, è sempre stato determinato dalla "moda politica del momento" senza valutare competenze e capacità di gestione e organizzazione in materia sanitaria necessarie a svolgere adeguatamente il ruolo assegnato". Così la senatrice di Italia Viva Silvia Vono.
"Anche il nuovo decreto approvato dal Consiglio dei Ministri indica la nomina semplicemente di un "commissario ad acta" senza definire qualifiche, competenze, responsabilità e adeguatezza del ruolo. Da sempre ho criticato le scelte e lavorato per far valere le potenzialità della sanità/salute calabrese mediando personalmente un sistema di comunicazioni tra commissariamento e Regione per ottenere risultati tangibili. È ora che i calabresi decidano con forza le sorti della sanità territoriale quale diritto fondamentale garantito dalla Costituzione. Continuerò a discutere con il Governo perché non venga mai abbassata la guardia nei confronti della Calabria. Se commissariamento deve essere, che il ruolo sia affidato ad un calabrese competente e qualificato, come tanti ce ne sono in Calabria, in Italia e nel mondo, per ristabilire gli equilibri dei servizi essenziali per i cittadini.”, conclude Vono.
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