Sanremo 2021. Il calabrese Aiello penultimo: 4 motivi per cui è stato comunque un successo

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  07 marzo 2021 17:14

di CLAUDIA FISCILETTI

Si è conclusa ieri l’esperienza sanremese di Aiello. L’artista calabrese, nato a Cosenza, nei giorni scorsi ha calcato per la prima volta il palco dell’Ariston, esordendo nella categoria Big, e ieri si è classificato al penultimo posto con il suo brano “Ora”, apri pista del nuovo album in uscita il 12 marzo, “Meridionale”.

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Se la sua esibizione, durante la prima serata, non ha convinto le giurie tanto da farlo entrare all’ultimo posto nella classifica provvisoria e segnando definitivamente il suo destino in gara, bisogna riflettere se e quanto la sua partecipazione alla 71esima edizione del Festival di Sanremo sia stata veramente un fiasco perché, come diceva Oscar Wilde, “che se ne parli bene o male, l’importante è che se ne parli”, e di Aiello in quest’ultima settimana, se n’è parlato parecchio. Di seguito 4 motivi per cui la partecipazione dell’artista cosentino al festival non ha avuto una connotazione totalmente negativa;

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1 La penultima posizione non è per forza svilente anche perché, bisogna ricordarlo, si tratta pur sempre di una penultima posizione al Festival di Sanremo. Nella lunga storia sanremese tanti sono stati gli artisti che, arrivati penultimi, hanno comunque avuto un enorme successo, basti pensare a Vasco Rossi, penultimo nel 1983 con “Vita spericolata”, o a Zucchero, penultimo nel 1985 con “Donne”. Tanto gli artisti quanto i loro brani, adesso fanno parte della cultura popolare della musica italiana, e chi può del tutto escludere la possibilità che possa accadere anche con Aiello?

2 I meme su Aiello. Le vignette che da qualche anno a questa parte commentano in maniera ironica i fatti salienti che succedono nel mondo e che, spesso, diventano virali. Dopo la prima esibizione dell’artista i social si sono scatenati producendo quantità industriali di meme su Aiello che, se presi con una certa sportività, non hanno fatto altro che rendere popolare sia lui che la sua canzone in gara. Il palco dell’Ariston è già un grande passo verso la notorietà nazionale, i meme, forse, lo sono ancora di più.

3 La crescita artistica di Aiello negli ultimi anni. E una grande fetta di popolarità, il cantautore cosentino, l’ha già raggiunta l’estate scorsa con il singolo “Vienimi (a ballare)” che è passato ripetutamente in radio catturando l’attenzione di molti e diventando disco d’oro FIMI, con l’uscita autunnale che ha preceduto l’esperienza sanremese, “Che canzone siamo”, e con le sue esibizioni all’Arena di Verona. Successi raggiunti anche nel 2019 con l’uscita del suo primo album “Ex voto” anticipato da due brani entrambi certificati disco d’oro, “Arsenico” e “La mia ultima storia”, oltre a ricevere una nomination ai David di Donatello per “Il cielo di Roma”, colonna sonora del film “Bangla”. Non male per il cantautore che, nel 2011, aveva provato ad entrare nelle “Nuove proposte” di Sanremo, senza però riuscirci.

4 Il fattore emozione: innegabile che abbia inciso sulla prima esibizione di Aiello che, per la prima volta, ha calcato un palco tanto importante per la storia della musica italiana quale quello dell’Ariston. Esibizione criticata perché “troppo urlata”, dimenticando che quel pizzico di emozione in più ha dato un tocco di colore all’intero senso del brano, oltre a quel respiro finale di Aiello, liberatorio, che indicava quanto fosse importante per lui essere lì, in quel momento. Lo dimostra il fatto che, nelle serate seguenti, Aiello ha dato prova del suo talento, ricevendo molti complimenti anche per la cover fatta con Vegas Jones del brano “Gianna” di Rino Gaetano, suo corregionale.

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