di IACOPO PARISI
A pochi giorni dal voto del 5 e 6 ottobre, la campagna elettorale entra nel vivo e il candidato al consiglio regionale Frank Santacroce ha chiuso la sua corsa con una manifestazione che ha visto la presenza dei vertici del centrodestra calabrese. Protagonista della serata il presidente uscente della Regione Roberto Occhiuto, affiancato dal segretario regionale di Forza Italia Francesco Cannizzaro, dall’onorevole Giuseppe De Mita (Base Popolare) e dalla senatrice Silvia Vono.
«Per me la politica non è tanto organizzazione della speranza del domani, ma soprattutto certezza dell’oggi» – ha detto Santacroce – sottolineando come il lavoro di Occhiuto e Cannizzaro abbia segnato «una svolta storica per la Calabria». Il candidato ha contrapposto la visione del centrodestra, fondata su «lavoro e dignità», a quella del centrosinistra «che parla solo di sussidi e assistenza».
Al centro degli interventi, la figura di Roberto Occhiuto, descritto da Santacroce come «il governatore che ha restituito dignità e orgoglio a una Regione schiacciata dai debiti e commissariata». Occhiuto, nel suo intervento, ha rivendicato i risultati di quattro anni di governo: «Non avevo la bacchetta magica, ma ho fatto più di quello che è stato fatto nei trent’anni precedenti. Ho trovato 3 miliardi e 800 milioni di euro per infrastrutture, contro il miliardo complessivo che si era visto in tre decenni». Ha citato opere come la nuova metropolitana di Catanzaro, i fondi per il porto e per lo stadio della città, gli investimenti sulla strada statale 106 e il rilancio dell’aeroporto di Reggio Calabria.
Un passaggio forte è stato dedicato alla sanità: «Mi è stata consegnata in macerie, dopo anni di commissariamento fallimentare. Abbiamo stabilizzato 5mila lavoratori, portato i medici cubani, chiuso i bilanci arretrati di dodici anni e ora siamo pronti a uscire dal commissariamento, per fare la più grande riforma sanitaria della storia calabrese».
Cannizzaro, dal canto suo, ha definito Santacroce «un amministratore capace, pronto a rappresentare la Calabria in consiglio regionale con competenza, radicamento e visione». Ha poi rimarcato il «coraggio contagioso» della scelta di Occhiuto di rimettersi al voto, una decisione che – ha detto – «ha rafforzato la fiducia dei cittadini e unito tutto il centrodestra».
Un passaggio significativo della serata ha riguardato il rapporto di Santacroce con Catanzaro, città che il candidato al consiglio regionale intende riportare al centro della scena regionale. In segno di appartenenza e identità, il candidato ha voluto donare a Occhiuto e Cannizzaro le magliette del Catanzaro Calcio, a testimonianza della volontà di dare al capoluogo «quella centralità che merita nella politica e nello sviluppo della Calabria».
L’atmosfera della chiusura è stata quella di una coalizione compatta, determinata a chiedere ai calabresi un nuovo mandato all’insegna della continuità. «Questa è l’ora della verità» – ha concluso Santacroce – «la Calabria non si accontenta più: chiede lavoro, sviluppo, orgoglio. E noi siamo pronti a dare risposte concrete».
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