Santacroce (FI) interroga il Governo sulle indennità spettanti ai comuni presilani

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  01 settembre 2020 16:49

Continua la battaglia del rappresentante di Forza Italia Frank Mario Santacroce, candidato alla recente elezioni regionali nel partito di Berlusconi, a favore dei piccoli comuni e in particolare in ordine al mancata corresponsione delle indennità spettanti in base al decreto interministeriale dell'11 luglio 2017 per le erogazioni per ristoro ai comuni della perdita di gettito IMU a seguito della rideterminazione delle rendite dei fabbricati essendone rimasti esclusi molti comuni calabresi della Presila Catanzarese (a titolo esemplificativo, Albi, Magisano, Sorbo San Basile, Taverna, Tiriolo, San Pietro Apostolo, Pentone, Cerva, Cicala, Carlopoli, Gimigliano, Soveria Mannelli, Decollatura, Fossato Serralta e altri) e della Presila Crotonese (a titolo esemplificativo, Mesoraca, Petilia Policastro e altri) che avrebbero ex legge diritto al ristoro, al pari degli altri comuni, per la diffusa presenza di fabbricati, macchinari e impianti ancorati al suolo o incorporati nella costruzione smontabili e trasferibili in altri siti, indicati più comunemente come imbullonati.

Questa volta l’azione di Santacroce arriva in Parlamento grazie all’interrogazione presentata al ministero delle Finanze ed a quello dell’Interno da parte dell’on.le Paolo Russo, deputato, vice presidente commissione federalismo fiscale della camera e responsabile nazionale del dipartimento sud Italia di Forza Italia.

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"Devo ringraziare - spiega Santacroce - l’on.le Russo per essersi fatto parte diligente nell’accogliere la richiesta di molti comuni di vedere tutelati i loro diritti nella viva speranza che il governo assuma urgenti iniziative volte ad inserire le numerose municipalità escluse nell'elenco delle erogazioni per ristoro ai comuni della perdita di gettito a seguito della rideterminazione delle rendite dei fabbricati chiarendo anche, in caso negativo, le ragioni della disparità di trattamento di situazioni omogenee per consentire agli enti di tutelarsi nelle opportune sedi".

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