Sant’Anna Hospital. Anastasi (Iric): "Al fianco dei dipendenti. La Calabria ha bisogno di chi salva vite umane"

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Marcello Anastasi

Il capogruppo di Iric ha dichiarato di aver partecipato “con convinzione alla manifestazione dei dipendenti del Sant’Anna Hospital di Catanzaro perché non ritengo accettabile che un’eccellenza calabrese venga lasciata soccombere assieme alla dignità lavorativa di 300 professionisti"

  28 dicembre 2020 16:30

“Ho partecipato con convinzione alla manifestazione dei dipendenti del Sant’Anna Hospital di Catanzaro perché non ritengo accettabile che un’eccellenza calabrese venga lasciata soccombere assieme alla dignità lavorativa di 300 professionisti. Se le attività assistenziali oggi si fermano è evidente che qualcosa nella catena di comando non ha funzionato, dunque in attesa di capire gli eventuali risvolti giudiziari di tutta la vicenda forse sarebbe opportuno un passo indietro da parte del management e un intervento unitario e risolutivo da parte della politica regionale”.

È quanto dichiara Marcello Anastasi, capogruppo di “Io resto in Calabria” in Consiglio regionale, che aggiunge: “Sono stato stamattina al fianco dei dipendenti del Sant’Anna non certo per interessi elettorali, visto che sono stato eletto in un altro collegio, ma perché ho sentito il bisogno di testimoniare quanto la permanenza di questo polo cardiochirurgico sia indispensabile per la Calabria e per continuare a salvare migliaia di vite umane. L’ho fatto da cittadino, prima che da consigliere regionale, perché in passato sono stato anche io un paziente a cui la competenza e l’abnegazione di questi operatori sanitari hanno permesso di continuare a vivere”.

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“Se qualcuno ha commesso degli errori che hanno determinato l’attuale stato di crisi della struttura - conclude Anastasi - deve assumersene le responsabilità di fronte alle autorità competenti; è altrettanto necessario che alla legalità vengano affiancate le garanzie occupazionali per chi, con il lavoro quotidiano, ha fatto sì che questa realtà divenisse un centro di alta specialità del cuore che deve continuare ad esistere e a salvare la vita ai calabresi”.

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