Sant’Anna hospital. Francesco Pitaro: “Il presidente Spirlì promuova con urgenza un confronto per salvare la struttura”

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Il consigliere regionale, Francesco Pitaro

Il consigliere regionale Pitaro invia un’istanza ai ministri della salute e dell’interno

  19 aprile 2021 15:22

"La mancata contrattualizzazione del Sant’Anna Hospital  da parte dell’Asp di Catanzaro per l’anno 2021 determinerebbe la perdita per la Calabria di un inestimabile patrimonio scientifico e di sperimentate professionalità con la conseguente ripresa dei “viaggi della speranza” dei calabresi e l’ulteriore danno economico per la Regione". Lo segnala il consigliere regionale Francesco Pitaro nell’istanza indirizzata al Ministero dell’Interno, al Ministero della Salute, al Presidente della Regione, al Commissario ad acta per la sanità e all’Asp di Catanzaro in merito alla «necessaria» contrattualizzazione per l’anno 2021 della struttura sanitaria.

"Occorre che il presidente Spirlì - aggiunge Pitaro - a cui va dato atto che (assieme al commissario Longo) ha sempre apprezzato la valenza scientifica del Sant’Anna, convochi con urgenza un tavolo di confronto con la Commissione straordinaria dell’Asp di Catanzaro alla presenza del consiglio d’amministrazione della clinica e del commissario Longo, al fine di accertare in contraddittorio l’esistenza dei requisiti di legge in capo al Sant’Anna per la contrattualizzazione per l’anno 2021 e al fine di invitare l’attuale Commissione straordinaria dell’Asp - una volta accertata l’esistenza dei requisiti di legge - a procedere alla contrattualizzazione".

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"In caso di un perdurante atteggiamento ostile, è necessario che il Ministero dell’Interno e del Ministero della Salute - alla luce del rischio grave e imminente di privare la Calabria di una struttura cardiologica  d’eccellenza e di lasciare 300 persone senza lavoro - avochino, in qualità di organi politico-amministrativi gerarchicamente sovraordinati, il procedimento diretto alla contrattualizzazione del Sant’Anna per l’anno 2021. - Sottolinea il consigliere regionale. Dopo l’inibizione da parte dell’Asp dell’attività sanitaria – poi sospesa dal Tar di Catanzaro – a seguito dell’avvio di un procedimento penale, la struttura (il cui consiglio d’amministrazione è stato completamente rinnovato) ha dovuto chiudere, i lavoratori sono rimasti a casa e i pazienti calabresi, molti già prenotati per delicatissimi interventi chirurgici, hanno dovuto rivolgersi alle strutture di altre regioni".

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"Di fronte a un quadro così sconfortante, la politica deve assumere un atteggiamento responsabile e propositivo, aprendo un confronto con la burocrazia e scongiurando ostacoli che risultino fortemente penalizzanti quanto illogici e incomprensibili. Infatti - conclude Pitaro -, nonostante le verifiche svolte dagli organi di legge circa l’esistenza dei requisiti e nonostante l’accreditamento concesso alla struttura dal Commissario ad acta per la sanità, l’Asp di Catanzaro ha negato immotivatamente, con delibera N. 443 del 13/4/2021, la contrattualizzazione al Sant’Anna sul presupposto che è in corso un’indagine penale. Indagine che deve essere portata avanti per l’accertamento di eventuali responsabilità penali, ma che, come ho sempre sostenuto, non può determinare l’annientamento di una struttura sanitaria d’eccellenza".

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L'stanza:

"Al Ministero Dell’interno, Al Ministero Della Salute, Al Presidente Della Giunta Regionale Della Calabria, Al Commissario Ad Acta Per La Sanita’ In Calabria, All’asp Di Catanzaro, Richiesta In Merito Alla Contrattualizzazione Per L’anno 2021 Della Strutturra Cardiochirurgica Sant’anna

Il sottoscritto Avv. Francesco Pitaro, nella qualità di consigliere regionale della Calabria, con il presente atto

PREMESSO

Che nella città di Catanzaro insiste la struttura “Sant’Anna” che svolge prestazioni cardiochirurgiche d’eccellenza e che è punto di riferimento non solo per la comunità dei calabresi ma anche per pazienti che provengono da altre regioni; che nella detta struttura lavorano ben 300 dipendenti; che tale struttura costituisce fiore all’occhiello della purtroppo sbrindellata rete sanitaria calabrese; che con la nascita della detta struttura sono finiti i “viaggi della speranza” che obbligavano gli incolpevoli cittadini calabresi a rivolgersi alle strutture sanitarie di altre regioni al fine di sottoporsi agli interventi cardiochirurgici salva vita; che, tuttavia, come è noto, a seguito dell’avvio di un procedimento penale da parte della Procura della Repubblica, l’ASP di Catanzaro, commissariata ai sensi degli artt. 143 e 146 del d.lgs. 267/2000, ha assunto un atteggiamento ostile nei confronti della detta eccellenza sanitaria al punto di inibire alla stessa lo svolgimento di prestazioni a carico del SSR perché priva del rinnovo dell’accreditamento; che da sempre il sottoscritto ha sostenuto che l’indagine penale deve essere portata avanti ai fini dell’accertamento di eventuali responsabilità penale e che, tuttavia, la detta indagine non può determinare l’annientamento della detta struttura sanitaria d’eccellenza e che la politica regionale deve aprire un confronto con la burocrazia al fine di verificare se vi sono le condizioni per salvare un enorme patrimonio lavorativo e scientifico e sanitario; che, a seguito del detto provvedimento dell’ASP di inibizione dell’attività, la struttura, il cui CDA è stato completamente rinnovato, ha dovuto chiudere e i lavoratori hanno cessato di lavorare e i pazienti calabresi, molti già prenotati per delicatissimi interventi chirurgici, hanno dovuto rivolgersi alle strutture cardiochirurgiche di altre regioni con tutte le evidenti negative conseguenze sia per i pazienti e le loro famiglie che per i conti della Regione Calabria; che il provvedimento di inibizione adottato dall’ASP è stato sospeso dal Tar Catanzaro; che, inoltre, il Commissario ad acta, dopo le istruttorie del caso, ha, con DCA N 43/2021, concesso l’accreditamento; che, tuttavia, nonostante le verifiche svolte dagli organi di legge sulla esistenza dei requisiti e nonostante il provvedimento di accreditamento, l’ASP di Catanzaro ha negato con delibera N. 443 del 13/4/2021 la contrattualizzazione al Sant’Anna per l’anno 2020 sul presupposto che vi è in corso una indagine penale; che, tuttavia, trattasi di un procedimento penale che, ad oggi, non ha avuto alcun esito/sentenza; che, ad oggi, il Sant’Anna è in attesa della contrattualizzazione per l’anno 2021;

che trattasi di atto fondamentale e ciò in quanto la contrattualizzazione per l’anno 2021 permetterà la sopravvivenza della detta struttura d’eccellenza; che, infatti, se l’ASP di Catanzaro, la cui condotta sin da subito è stata ostile nei confronti del Sant’Anna, dovesse negare la contrattualizzazione per l’anno 2021 ciò determinerebbe la definitiva chiusura della struttura con la definitiva perdita dell’inestimabile patrimonio umano e personale e lavorativo e sanitario e con la conseguente perdita di trecento posti di lavoro e la perdita per la Calabria e per i pazienti di una straordinaria struttura cardiochirurgica; che, infatti, è facile intuire che se l’ASP di Catanzaro dovesse continuare a mantenere un atteggiamento di respingimento e dovesse, nonostante l’esistenza del provvedimento di accreditamento (alla cui base vi sono atti istruttori ed endoprocedimentali favorevoli), negare la contrattualizzazione alla struttura cardiochirurgica anche per l’anno 2021 non vi sarebbero più le condizioni per mantenere in piedi la detta struttura che dovrebbe conseguentemente chiudere con la perdita dell’inestimabile patrimonio umano e lavorativo e sanitario e scientifico e con il riavvio per gli incolpevoli pazienti calabresi dei “viaggi della speranza” verso strutture cardiochirurgiche di altre regioni con evidente danno per i pazienti e le famiglie calabresi degli stessi e per le finanze della Regione Calabria; che occorre, pertanto, che la politica assuma un atteggiamento autorevole e propositivo e apra immediatamente un tavolo con la commissione straordinaria che è al vertice dell’ASP di Catanzaro al fine di capire quale siano le intenzioni della stessa e se gli eventuali ostacoli esistenti, sebbene vi sia accreditamento ed ogni necessario atto presupposto ed istruttorio, siano rimovibili e si possa pertanto contrattualizzare per l’anno 2021 la detta struttura che svolge prestazioni salva vita d’eccellenza per la Calabria e i calabresi;

che il presente atto viene, inoltre, inviato anche al Ministero della Salute e al Ministero dell’Interno, per quanto di loro competenza, affinchè questi ultimi prendano atto delle resistenze e dell’ostilità manifestata dalla commissariata ASP di Catanzaro, con eventuale immediata convocazione della commissione straordinaria, affinchè  valutino la fondatezza ed opportunità delle dette resistenze, e, se vi sono i presupposti, alla luce del rischio grave e reale ed imminente di lasciare la Calabria priva di una struttura cardiochirurgica d’eccellenza e 300 lavoratori senza lavoro, avochino a loro stessi, in qualità di organi politico/amministrativi gerarchicamente sovraordinati, il procedimento diretto alla contrattualizzazione per l’anno 2021 del Sant’Anna e procedano essi stessi, una volta accertata l’esistenza delle condizioni di legge, alla stipula del contratto o ordinino essi stessi all’ASP di Catanzaro la stipula del contratto per l’anno 2021.

Tutto ciò premesso, con il presente atto, si

CHIEDE

Che il Presidente della Giunta Regionale della Calabria, con riferimento alla contrattualizzazione per l’anno 2021 del Sant’Anna, voglia immediatamente aprire un tavolo di confronto con la commissione straordinaria dell’ASP di Catanzaro alla presenza del Cda della detta struttura, del Commissario ad acta per la sanità in Calabria al fine di accertare in contraddittorio l’esistenza dei requisiti di legge in capo al Sant’Anna per la contrattualizzazione per l’anno 2021 e al fine di invitare formalmente e sostanzialmente l’attuale ostile commissione straordinaria dell’ASP di Catanzaro, una volta accertata l’esistenza dei requisiti di legge, a procedere alla detta contrattualizzazione per l’anno 2021, 

CHIEDE

in caso di perdurante atteggiamento ostile e negatorio dell’ASP di Catanzaro che il Ministero dell’Interno e del Ministero della Salute, previa immediata convocazione della commissione straordinaria dell’Asp di Catanzaro, vogliano procedere tempestivamente all’avocazione del procedimento de quo diretto alla contrattualizzazione del Sant’Anna per l’anno 2021 o ordinare all’ASP di Catanzaro di stipulare il contratto per l’anno 2021 con il Sant’Anna.

Tanto si chiede rivestendo il caso esposto i caratteri dell’urgenza e della emergenza ed essendo manifesto il rischio concreto ed attuale che la mancata immediata contrattualizzazione del Sant’Anna da parte dell’ASP di Catanzaro per l’anno 2021 determinerà la perdita per la Calabria ed i calabresi di un inestimabile ed enorme patrimonio umano e lavorativo e scientifico e sanitario con conseguente ripresa dei “viaggi della speranza” dei pazienti calabresi verso altre regioni e con ulteriore danno economico per le casse della Regione Calabria. Catanzaro, 19/4/2021, Avv. Francesco Pitaro Consigliere Regionale Calabria".

 

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