Lega: “rimozione immediata triade commissariale ASP Catanzaro”
La situazione del Sant’Anna Hospital di Catanzaro sta diventando intollerabile e inverosimile: la triade commissariale dell’ASP non fornisce alcuna ragionevole motivazione dinanzi alla pressanti richieste di sottoscrivere il contratto almeno per l’anno 2021 e per evitare la chiusura della struttura da parte del Commissario alla Salute, dottor Guido Longo, del Presidente della Regione, Nino Spirlì, e dell’intero Consiglio Regionale. La situazione è veramente incomprensibile. Perché la triade commissariale dell’ASP di Catanzaro si rifiuta di sottoscrivere il contratto con tale struttura? Qual è l’interesse per una condotta così grave? Non è dato saperlo. La Lega non comprende tale strano ed anomalo comportamento che potrebbe anche rasentare l’illecito ed ha chiesto ai Ministri competenti ed al Presidente del Consiglio dei ministri, Prof. Mario Draghi, l’immediata rimozione".
Lo scrive il commissario regionale della Lega, Giacomo Saccomanno..
"La situazione del sistema sanità è sotto gli occhi di tutti e non merita commento alcuno per il degrado in cui versa per evidenti errori e incapacità gestionali, incompetenza e inadeguatezza di chi avrebbe dovuto assumere i relativi provvedimenti. Presso il S. Anna Hospital, negli anni scorsi, sono state salvate migliaia di vite umane mentre adesso i malati devono “emigrare” dalla Calabria se vogliono curarsi, sempre se ne hanno le possibilità economiche per farlo! La mancata sottoscrizione del contratto, quantomeno per l’anno 2021, condurrà la struttura sanitaria alla dichiarazione di fallimento, alla perdita di oltre 300 posti di lavoro, ma maggiormente alla chiusura di un polo d’eccellenza - aggiunge Saccomanno - Oltre il danno anche la beffa: in Calabria non esiste una struttura sanitaria all’avanguardia come il Sant’Anna Hospital che in tanti anni ha salvato migliaia di vite umane con interventi e cure all’avanguardia; quindi l’inottemperanza alla sottoscrizione del contratto 2021 appare quasi una ritorsione, se non un possibile abuso per i Calabresi che hanno il diritto di curarsi nella propria Regione. Un tal rifiuto vuol dire danneggiare pesantemente ed irreparabilmente il popolo calabrese e rischia di condannare a morte le persone che hanno bisogno di cure specialistiche. Una gravissima responsabilità che potrebbe anche ricadere su chi non interviene per evitare tale ulteriore disastro. L’unica soluzione è la rimozione immediata della triade commissariale dell’Asp di Catanzaro".
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