"Oggi si riunirà nuovamente il Consiglio comunale di Catanzaro, un'altra riunione inutile perché lontana dalla vere necessità della città. Avremo forse stasera un Organo di revisione economico-finanziaria nella pienezza dei suoi poteri e delle sue funzioni, se la verifica di maggioranza con relativa prova muscolare sotterranea e annessa porterà i suoi frutti. Sarà superato così nei fatti graziando la responsabilità di chi, probabilmente, non era stato capace di verificare la legittimità e la corrispondenza alla norma di legge, dell’atto di nomina dei Revisori dei Conti dove qualcuno non godeva dei titoli previsti. Tutto questo resterà a memoria dei posteri considerando che, la probabile e, proverbiale incapacità di alcuni uffici comunali non si risolve con una nota di chiarimento del Ministero degli Interni". E' quanto sostiene il presidente dell'Associazione "I Quartieri", Alfredo Serrao.
"Superato il fatto squisitamente tecnico, - prosegue - speriamo sempre stasera di conoscere per dichiarazione del sindaco Sergio Abramo, quali sono state le sue iniziative sulla “vicenda” del Sant’Anna Hospital. Capiremo se Abramo ha indossato l’elmetto che aveva preannunciato nel Consiglio comunale dell’11 gennaio 2021 o se, peraltro molto possibile, ha “messo i fiori nei suoi cannoni”. Si spiega così il silenzio e la derubricazione della pratica dall’agenda del sindaco, che non ha fatto le denunce che aveva annunciato per tutte quelle strutture che non hanno i requisiti previsti, tanto da dimenticare che proprio il Sant’Anna Hospital, come lui affermava, resta la terza eccellenza italiana nelle malattie del cuore".
"Non vogliamo chiedere ad Abramo un commento sulla mancata integrazione aziendale degli ospedali cittadini, - ancora Serrao - conosciamo la sua sensibilità rispetto all’Università Magna Graecia e del Policlinico quello dai bilanci con debiti monstre, d’altronde il corso riconosciuto a Cosenza ci conferma l’attenzione e l’affetto per alcune dinamiche, che francamente non sempre vanno incontro alle necessità ed ai progetti della città. Ma, questo resta una nostra considerazione".
"Noi come associazione ed altri medici del Sant’Anna Hospital le denunce le abbiamo prodotte, - si legge ancora sulla nota - giusto per capire qual è lo stato dell’arte e dove risiedono le responsabilità dei singoli. Non vogliamo accettare che dei Commissari Prefettizi guidati dall’ex Prefetto Latella, dell’Asp di Catanzaro – sciolta per mafia – possano etichettare “tutti” come dei delinquenti, quando nei fatti le leggi non verrebbero – forse - da loro applicate. Abramo e tutti gli “sbandieratori” del Consiglio comunale devono preparare le loro dimissioni, insieme a tutti gli altri attori politici risultati fino ad oggi inutili ed inconsistenti– l’ha sempre dichiarato e promesso Abramo – perché il Sant’Anna Hospital rischia concretamente di chiudere per una forma di “strozzinaggio” istituzionale… Questa forma inusuale di eguaglianza di fronte alla legge capitanata dalla Latella e subita, nel silenzio più assoluto da Abramo, che dovrebbe essere la massima autorità sanitaria in città (?)".
"Ci piace ricordare al sindaco Abramo che, per altre vicende certamente meno importanti perché non determinano la perdita di posti di lavoro e la chiusura di eccellenze sanitarie con impoverimento della risposta territoriale, il sindaco di Messina recitando fino in fondo e con coraggio il suo ruolo, - conclude Serrao - ha preteso ed ottenuto la rimozione del “commissario” della sua Asp territoriale. Ma, Messina è in Sicilia e lo stretto divide, forse, in senso fisico e di cultura della legalità… Sull’altro versante, quello della dignità di cittadini, noi non abbiamo nessuna necessità di dimetterci nemmeno da residenti nella città, difenderemo il valore del Sant’Anna Hospital, dei suoi professionisti abbindolati ed abbandonati ed il futuro di questa città".
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