Santelli: "Serve un choc economico per sbloccare i lavori pubblici"

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  04 giugno 2020 21:46

"A noi adesso serve uno choc economico e ce lo può dare solo un'iniezione forte di investimenti pubblici che arrivano da una velocizzazione dei lavori pubblici. Vivo in una regione che, per esempio, ha fondi europei che rischiamo di non spendere per le procedure talmente bloccate e cavillose. E sono convinta che se la procedura è cavillosa è dove si annidano criminalità e corruzione. Noi adesso abbiamo bisogno di risorse che portano lavoro e produzione. Uno choc che può dare solo una iniezione seria di lavori pubblici, se non lo facciamo ora quando". A dirlo la presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, ospite di Bruno Vespa a "Porta a porta".

"Il governo - ha detto inoltre - sulla carta ha fatto ma mancano le risposte. Il tema è velocizzare le procedure e lo dico da presidente di regione che ha tentato, nelle misure che sta portando, di sburocratizzare il più possibile, di creare automatismi, velocizzare il processo. Capisco che è complesso ma è lo sforzo che dobbiamo fare".

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"Fintanto che c'è stato il lockdown è rimasto tutto abbastanza silenziato. Nel momento in cui si è aperto la gente ha compreso il nuovo tipo di vita con cui deve fare i conti. La mia preoccupazione maggiore era non riaprissero ristoranti o gli alberghi per questa stagione. Abbiamo provveduto- ha detto Santelli-, nell'ambito delle nostre risorse, a dare un'iniezione economica, di fiducia, a questo tipo di imprenditoria".

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"E' chiaro che la preoccupazione per l'autunno esiste, della gente ma anche mia. Mi auguro ci siano provvedimenti del Governo che siano effettivamente delle risposte certe e immediate nei tempi. La mia preoccupazione - ha concluso- è che ci siano promesse e non siano mantenute, questo metterebbe veramente in difficoltà". "In Calabria abbiamo 800 chilometri di costa ma credo che ci sarà una forte richiesta di turismo montano e di borghi. Vantiamo tre parchi naturali nazionali e quindi potremmo essere d'aiuto e di incoraggiamento per chi viene in Calabria. Mi ha spaventato il 58% che dice di non andare in vacanza o sta pensando se andare. Questo mi preoccupa. Abbiamo cercato di incentivare anche il turismo interno. Per i calabresi che rimangono da noi, la regione offre 3 notti in hotel come offre un voucher ai ragazzi dai 18 ai 25 anni per turismo e cultura, proprio perché sono misure di turismo ma anche di welfare per venire incontro a chi probabilmente a causa della crisi economica o anche solo per la paura della crisi economica potrebbe pensare di lasciare l'estate vuota".

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