Il presidente della Regione in audizione al Comitato parlamentare di controllo sull'accordo di Schengen
22 luglio 2020 15:18"Già da qualche mese è abbastanza forte la paura per l'espandersi in alcuni paesi, soprattutto africani, e di un contagio da virus da ritorno nei nostri territori, specialmente a causa degli sbarchi degli immigrati. Questo è un tema che ho sollevato da settimane. Credo che il governo italiano e l'Europa debbano essere pronti ad affrontare prima che si corra il rischio che in autunno ci sia un ritorno del contagio soprattutto al Sud". Lo ha detto il presidente della Regione Calabria Jole Santelli nel corso dell'audizione nel Comitato parlamentare di controllo sull’attuazione dell’accordo di Schengen, di vigilanza sull’attività di Europol. in relazione all'emergenza migranti legata al Covid.
"Gli sbarchi arrivano sulla costa quindi - ha aggiunto- è normale che abbiano un incidenza sul dato turistico e di allarme nelle popolazioni. Questa situazione ha creato un problema d'immagine. Molti albergatori di Amantea come quelli di Roccella mi hanno chiamato subito di gente che aveva disdetto le prenotazioni in quei giorni. Permane la paura Covid e la situazione di emergenza. Sebbene vigilati diligentemente dalle forze dell'ordine, hanno creato un problema di danno d'immagine e di turismo. Chiedo al governo che vengano preservati gli sforzi fatti da un'intera regione che è rimasta no-Covid che ha fatto la sua parte di osservanza delle regole. Credo, alla luce del Covid, andrà rivisto tutto il sistema dell'accoglienza".
Non è mancata una battuta stimolata da una domanda di un parlamentare sul caso dell'ordinanza che aveva riaperto anzitempo la somministrazione all'esterno di bevande e alimenti. "Io ho aperto bar e ristoranti, il governo li ha chiusi ma poi il governo li ha riaperti quattro giorni dopo. Avevo ragione io", ha detto.
Tornando al problema degli sbarchi, ha detto: "Questo pericolo - ha proseguito- si è manifestato nella sua pienezza con lo sbarco di Roccella. Parliamo di sbrachi di vascelli fantasma, cioè non controllati. Di cui facevano parte 60 persone: tutti uomini, tutti su un vascello fantasma e tutti provenienti dal Pakistan. Sottolineo questo particolare che mi ha incuriosito perché a differenza di altre volte non ci sono nuclei familiari. Rimetto alla commissione la valutazione. Una volta che il vascello fantasma è stato intercettato dalla Capitaneria - ha proseguito il racconto Santelli-, le persone sono state portate nel porto di Roccella e sottoposte ai controlli sanitari. Purtroppo la metà sono risultate positive al Covid-19. A quel punto è cominciata la ricerca da parte della Prefettura di Reggio Calabria della località migliore dove poter collocare le persone. I minori sono rimasti a Roccella Jonica. Altri sono stati spostati a Bova Marina e altri ancora a chilometri di distanza, cioè ad Amantea. Erano posti in pieno centro cittadino, in località turistiche rinomate. Ciò ha creato un notevole allarme. Non è un allarme da migranti, ma da Covid - ha precisato Santelli-. La situazione ha creato disordini particolari ad Amantea. Questi migranti sono stati spostati a Celio a Roma. Rimangono problematiche a Roccella e Bova marina".
Dopo il giro di domande dei componenti del Comitato, Santelli ha spiegato meglio: "Non c'è un problema generale sui migranti. A Cosenza c'è stato un problema serio nella comunità senegalese, ma è stato discusso solo come problema Covid. Il problema sono gli sbarchi dei vascelli fantasma. Quanti sono? A saperlo. Se arrivano in un porto controllato lo sappiamo, ma se arrivano direttamente sulle spiagge ovviamente non lo sappiamo. Il problema è nato da sbarco autonomo in Calabria e sulla necessità di fare la quarantena in Calabria. Così come con numeri decisamente maggiori si è posto in Sicilia, con 800 sbarchi. E' iniziata un'interlocuzione con il governo per avere queste navi in mare. Siamo alla terza. O questa o che si proceda ad una requisizione. Questa quarantena deve avvenire fuori dall'ambito del territorio italiano".
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736