“I programmi indicano l'obiettivo della crescita e dello sviluppo per contrastare il precariato. Ovviamente poi bisogna passare ai fatti, bisogna cogliere l'opportunità di utilizzare bene le risorse che arriveranno. Bisogna investire sulle vie di comunicazione, sulla messa sicurezza del territorio, sulla sanità ed è necessario investire sull'occupazione per frenare la migrazione ".
Lo ha detto il segretario nazionale CISL, Luigi Sbarra in Calabria in occasione di un corso di formazione organizzato dalla Fisascat CISL partecipando ad un corsi di formazione a Gizzeria in provincia di Catanzaro.
"Seguiremo con interesse la campagna elettorale per un confronto e per richiedere subito la stabilizzazione del precariato storico" ha aggiunto il segretario.
In merito al Greenpass Sbarra è convinto della necessità che il Governo definisca l'obbligo alla vaccinazione. "Il vaccino ci consente di recuperare la nostra libertà, è la nostra salvezza. Serve una norma come il Greenpass per l'accesso ai luoghi di lavoro e servono regole uniformi. Il Greenpass non può dare luogo a licenziamenti o demansionamento ma è fondamentale per mandare avanti la campagna di vaccinazione" ha detto ancora Sbarra.
"Noi sosteniamo che la regolarità del lavoro agile deve essere definita attraverso la contrattazione collettiva, è necessario definire i tempi dello smartworking e per questo siamo impegnati per ripartirne il perimetro. Il vero obiettivo è quello di suddividere il lavoro tra presenza e remoto. Bisogna definire un equilibrio per cogliere i vantaggi per aumentare la produttività e per conciliare vita e lavoro. Abbiamo garantito la nostra disponibilità per fare dello smartworking uno strumento ottimo di lavoro" ha detto il segretario nazionale CISL.
Tra i temi affrontati anche quelli del salario minimo, del reddito di cittadinanza e dei milioni di posti di lavoro persi a seguito della pandemia.
"Attraverso le attività sindacali copriamo tutte le attività lavorative. L'Europa pone il tema del salario minimo in paesi dove la contrattazione è stata avvelenata, ma non è il caso dell'Italia. È in quei paesj che è necessario che intervenga la legge per la crescita salariale. Un tema che non esiste per il nostro paese perché abbiamo tanti contratti che coprono la popolazione lavorativa. Il tema è quello di rafforzare la contrattazione per garantire la crescita salariale perché negli anni si è indebolito il potere di acquisto" .
"Il reddito di cittadinanza è una misura utile ma va cambiato perché ha fallito sui temi del lavoro. Dobbiamo fare un grande investimento sulle politiche attive del lavoro e sugli ammortizzatori sociali. Serve inoltre un piano nazionale per la formazione, il lavoro vero va però creato con investimenti pubblici e privati " ha sottolineato Sbarra rispondendo ai giornalisti.
"L'anno della pandemia ha determinato la perdita di un milione di posti di lavoro soprattutto tra donne e giovani, stiamo recuperando ma con lavoro a tempo determinato e stagionale. Continuano a mancare all'appello mezzo milione di posti di lavoro, chiediamo al Governo subito un confronto per affrontare il tema delle riforme e dell'utilizzo delle risorse. I tempi sono maturi per negoziare un nuovo patto sociale per la crescita, lo sviluppo, il lavoro, il Mezzogiorno e per sostenere la ripartenza del Paese" ha concluso il segretario CISL Luigi Sbarra.
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