Scambio di auguri per le festività tra monsignor Morrone e il presidente Mancuso: “Incontro cordiale e proficuo”

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images Scambio di auguri per le festività tra monsignor Morrone e il presidente Mancuso: “Incontro cordiale e proficuo”

  19 dicembre 2022 14:52

Scambio di auguri, questa mattina, tra il Presidente del Consiglio regionale e l’Arcivescovo metropolita di Reggio Calabria-Bova e presidente della Conferenza Episcopale Calabra. Filippo Mancuso ha ricevuto, nel suo studio di Palazzo Campanella, mons. Fortunato Morrone, che nel fare gli auguri si è fatto portavoce di tutti i vescovi della Calabria.

“La conversazione è stata cordiale, franca e proficua. Abbiamo riflettuto sulle questioni di stringente attualità, concordando - riferisce il presidente Mancuso - sull’urgenza che l’impegno pubblico produca risultati tangibili, per avere una società più equa, giusta e solidale”.

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Nel corso dell’incontro, si è discusso anche delle tematiche riguardanti la legge regionale 107 sul gioco d’azzardo (all’esame martedì 20 dicembre della Commissione consiliare 'Affari istituzionali’) e, a tal proposito, il presidente Mancuso ha condiviso interamente le istanze rappresentate da mons. Morrone.

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“Per noi - ha sottolineato il Presidente del Consiglio - la Chiesa è un riferimento sicuro, specie in questa fase difficile che penalizza maggiormente i ceti sociali più esposti alla crisi, ma anche per ogni progetto di valorizzazione delle potenzialità della Calabria che non può che avere nella Chiesa un alleato prezioso e imprescindibile”.

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A sua volta, l’Arcivescovo ha affermato: “Bisogna aprire il cuore al grido delle nuove generazioni per contrastare insicurezze, paure e solitudini. Non è possibile soltanto lamentarsi, serve uno sforzo solidale e collettivo. Auspichiamo una politica dell’ascolto, del dialogo sinergico e pertanto dell’inclusione sociale e culturale. Alla buona politica - ha evidenziato il Presidente della Conferenza Episcopale Calabra – si chiede di recepire le esigenze delle persone e di non lasciarsi andare a promesse sbalorditive che non possono reggere di fronte alla dura realtà”.

 

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