"Esprimo grande soddisfazione e plauso ai colleghi della Sezione Investigativa della Digos di Catanzaro che, con vero spirito di abnegazione e grande intuito investigativo, hanno contribuito, sotto il coordinamento della Procura di Catanzaro, a disarticolare una struttura associativa dedita prevalentemente alla commissione di reati contro la Pubblica Amministrazione". Lo scrive il segretario provinciale generale del Siulp Gianfranco Morabito.
"L’eccellenza della citata operazione va inquadrata non soltanto nella valenza del risultato ottenuto e dei personaggi coinvolti – Funzionari e Dirigenti Aterp oltre al consigliere comunale Sergio Costanzo – ma soprattutto per la capacità investigativa degli operatori nel riuscire ad interagire e cooperare con i Militari del Comando Provinciale dei Carabinieri di Catanzaro che hanno contribuito in egual misura alla complessa e delicata attività investigativa. Un chiaro esempio di come la collaborazione tra le diverse Forze di Polizia, se ben coordinata, riesce in breve tempo ad essere da deterrente ad ogni forma di criminalità che tenta di sostituire lo Stato con l’anti Stato".
"Un plauso particolate meritano perciò i colleghi della Digos e dei Carabinieri per la straordinaria operazione di Polizia portata a termine ieri mattina. Le misure cautelari emesse dal Tribunale di Catanzaro - eseguite dai colleghi della Sezione Investigativa della Digos e da quelli del Comando Provinciale del capoluogo catanzarese - hanno disvelato l’esistenza di una gestione delle assegnazioni degli alloggi popolari quantomeno allegra, ancorché illecita, dove attraverso il pagamento di tangenti e mazzette si è pilotato l’assegnazione di alloggi popolari ubicati nei quartieri a sud del capoluogo. In tale contesto non poteva mancare la “regia” di un soggetto appartenente alla comunità rom catanzarese a dimostrazione di ciò che il Siulp afferma da tempo: è necessario intervenire in tutti gli ambiti ed in tutte le direzioni per sradicare il monopolio criminale che la locale comunità rom esercita nei quartieri collocati a sud del capoluogo anche perché ciò si rivolge sempre a discapito dei cittadini più indifesi".
"In tutto questo è indispensabile rimuovere ogni forma di “collaborazionismo” e “buonismo” anche rispetto alle connivenze e contiguità che si registrano nei confronti di simili fenomeni che, di fatto, impediscono lo sviluppo sociale ed economico di ogni comunità. Non può essere, pertanto, sottaciuta la grande professionalità di questi operatori – continua Morabito – che è centrale nell'attività della Polizia di Stato. Proprio rispetto a tale considerazione come SIULP, da tempo, chiediamo al Dipartimento di adottare tutti i provvedimenti necessari affinché non vada in alcun modo dispersa un bagaglio d’esperienza simile per consentire che possa essere tramandato alle nuove generazioni. Il pericolo è che l'esodo in corso, a causa dei tanti pensionamenti, veda disperso il bagaglio di competenze acquisite dai poliziotti in decenni di esperienze maturate in servizio, e ricostruire tale professionalità nelle generazioni future, senza un accurato affiancamento con il personale prossimo alla quiescenza, sarà estremamente difficile, se non impossibile".
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