Ritorna in libertà Francesco Lerose coinvolto in quello che è stato definito "lo scandalo dei veleni nella Regione Toscana". Il Gip di Firenze, infatti, ha accolto le tesi difensive dell'avvocato Gennaro Pierino Mellea che ha evidenziato la piena legittimità dell'operato del suo assistito e l'assenza di ogni pericolo di reiterazione delle condotte contestate a Lerose che quindi ritorna completamente in libertà.
L'avvocato Mellea ha dichiarato che in vista del processo provvederà a far eseguire una super perizia per dimostrare ulteriormente la totale liceità dell'operato di Lerose nella gestione dei rifiuti sia in termini amministrativi che ambientali. L'avvocato Mellea ha evidenziato anche l'insussistenza dell'ipotesi di 416 bis che voleva Lerose agire per i Grande Aracri di Cutro.
Con Lerose tornano in libertà anche la moglie Annamaria Faragó e Il figlio Manuel difesi dall'avvocato Carmine Curatolo del Foro di Paola.
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