Scarfone (Msi-Ft): "Chiediamo alla politica un cambio di passo rispetto ai tagli lineari che in questi ultimi quinquenni hanno distrutto il tessuto sanitario"

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images Scarfone (Msi-Ft): "Chiediamo alla politica un cambio di passo rispetto ai tagli lineari che in questi ultimi quinquenni hanno distrutto il tessuto sanitario"
Lorenzo Scarfone, segretario provinciale del Movimento Sociale Italiano-Fiamma Tricolore
  18 maggio 2020 18:27

"Particolarmente attuale il tema della Sanità in Calabria e, per esso, la sua organizzazione e la sua qualità.  La segreteria Provinciale del MSI-Fiamma Tricolore, da sempre in prima linea su questo tema così delicato ed importante per la nostra Terra e che non ha mai lesinato critiche ad un sistema che spesso registra lacune che determinano drammi e sciagure per la Comunità, oggi vuole dare atto, e non per piaggeria del momento verso coloro che adesso vengono unanimemente definiti “eroi” od “angeli”, che esiste anche in Calabria, e nel nostro caso a Catanzaro, un Sanità non solo “buona” ma addirittura di eccellenza". Lo afferma Lorenzo  Scarfone, segretario provinciale del MS-Fiamma Tricolore.

"In tale fascia sono certamente da ricomprendere, per esempio nella sola Clinica Universitaria  Mater Domini di Germaneto, il Reparto di Cardiochirurgia Vascolare - reparto diretto dal professor Paolo Rubino, che opera assieme alla sua valente e preparata equipe di giovani professionisti - oppure il Reparto di Ematologia - diretto dal professor Luciano Levato, ed anch’esso conta su una equipe di medici validissimi che ripercorrono la tradizione dell’ematologia catanzarese, dal compianto professor Alberti ad oggi - reparti comunque penalizzati attualmente dalla grave carenza di posti letto che attualmente, si coniuga con le paure, spesso esagerate, legate al Corona-Virus ed alla corsa sfrenata a sacrificare la cura di tutte le altre patologie ed ammalati alla pandemia in atto accoppiate alla dissennata politica dei tagli lineari che ha messo in pericolo la stessa salvaguardia della salute pubblica . Un allarme che è stato lanciato a chiare lettere e con l’autorevolezza della fonte da cui proviene, cioè un’altra eccellenza della Sanità calabrese: il professor Ciro Indolfi, attuale Professore Ordinario di Cardiologia e Direttore del Centro di Ricerche delle Malattie Cardiovascolari dell’Università Magna Graecia nonchè Presidente della Società Italiana di Cardiologia e Consulente del Ministero della Salute, che ha lanciato questo accorato appello sulla necessità di intervenire sull’intera rete ospedaliera calabrese per un suo necessario rilancio a tutela del Diritto alla Salute degli ammalati", continua Scarfone.

"E proprio partendo dalle criticità che, non occorre negarcelo, esistono in questo ambito così come in diversi altri, la Segreteria Provinciale chiede con forza alla Politica – si proprio quella che noi speriamo sia finalmente un settore della società con la “P” maiuscola, perché esserlo si può come hanno dimostrato in questo momento, e qualcuno veramente già da prima, tanti Sindaci della nostra terrà di tutte le appartenenze (tranne naturalmente i demagoghi dei 5 stelle, pochi sindaci ma una forza parlamentare che meritava, se solo fossero stati meno dilettantistici ed un poco più concreti, ben altra considerazione e peso nelle decisioni governative a tutela della Calabria e del Sud tutto) che non citiamo per non dimenticarne qualcuno dei tanti – che si realizzi, in questa fase dove i finanziamenti statali ed europei alla Sanità dovranno necessariamente essere ingenti, finalmente un cambio di passo rispetto ai tagli lineari che in questi ultimi quinquenni hanno distrutto il tessuto sanitario calabrese e che porteranno, se non si virerà decisamente in senso opposto e contrario, alla ulteriore sparizione di presidi essenziali per la sanità - e non solo per l’occupazione, come purtroppo spesso finora avvenuto - sul territorio e, se ben gestiti e coordinati in sistema, anche mallevadori di ottima sanità, come lo sono, a memoria, Serra San Bruno, Soverato, Soveria Mannelli, Chiaravalle Centrale, dando la stura addirittura alla creazione di altre piccole ma strategiche strutture nel resto del territorio, spesso privo anche di presidi di primo intervento, che intervenendo tempestivamente risultano tante volte decisivi nel salvare tante vite umane. E questo “non ha prezzo!”, ha concluso Scarfone.

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