Sciame sismico a Catanzaro, allarmismo e scuole: parla il capo della Protezione civile (VIDEO)

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Sciame sismico a Catanzaro, allarmismo e scuole: parla il capo della Protezione civile (VIDEO)

  21 marzo 2025 14:10

di FILIPPO COPPOLETTA

Oltre 200 scosse quelle rilevate negli ultimi sette giorni nel territorio provinciale di Catanzaro. Uno sciame sismico che sta arrecando preoccupazione alla popolazione locale e che sta portando la stessa ad interrogarsi relativamente a cosa genererà questo continuo movimento tellurico: potrebbe esserci una assonanza con quella frequenza sismica che portò al terremoto dell'Aquila? Cosa fare quando si avverte una scossa? Le scuole dovrebbero restare aperte? I piani comunali sono pronti ad una eventuale emergenza? Domande a cui non sempre è possibile dare una risposta esatta ed esaustiva ma ci abbiamo provato con il capo del Dipartimento di Protezione Civile della Regione Calabria, Domenico Costarella. 

Banner

Banner

L'intervista, andata in onda ieri sera in uno speciale di "Catanzaro Capitale" dedicato proprio al terremoto, è stata registrata nel pomeriggio. Quando Costarella ci raggiunge in sala riunioni, la terra ha appena rilasciato una nuova scossa di grado 3.3 con epicentro a Tiriolo. Si tratta di una delle scosse più forti registrate nell'ultima settimana. Delle 200 complessive, infatti, 45 hanno superato il 2° della scala Richter e di queste, solo cinque hanno eguagliato o superato di poco il grado 3. 

Banner

LA PROFONDITÀ - La potenza delle scosse non è certamente elevata, basti considerare che, ad oggi, non viene registrato o segnalato alcun danno ad edifici o cose. Il fatto che la popolazione locale le avverta con frequenza risiede nella superficialità delle scosse che continuano a verificarsi a non più di una decina di chilometri di profondità. Lo ha spiegato il capo della ProCiv, giustificando la preoccupazione della gente ma invitando la stessa ad osservare quelle norme comportamentali consigliate senza gettare inutile allarmismo. 

MANCATA PREVEDIBILITÀ - "Il terremoto non può essere previsto". Lo ha ripetuto Costarella a più riprese qualora qualcuno ancora non ne fosse a conoscenza. La mancata previsione ne scaturisce l'impossibilità di poter diramare un'allerta come avviene per alluvioni e temporali. Ma lo sciame sismico - si chiede la popolazione - a cosa può portare? La risposta non può essere generica considerando i precedenti storici: a L'Aquila, ad esempio, nel 2009, uno sciame sismico portò ad un terremoto 5.9 con le note conseguenze; al contrario, in Emilia Romagna, nel 2012, la scossa di magnitudo 5.9 non fu preceduta da alcuna sequenza sismica; nella Crotonese, invece, continua a registrarsi uno sciame sismico, con scosse di lieve entità, dal maggio scorso che non ha portato a nessuna scossa più importante. Questi tre casi specifici, descritti dal dirigente, delineano il quadro complesso che non consente una piena coscienza degli eventi sismici. 

SCUOLE - Genitori e studenti su tutte le furie. C'è chi attacca l'istituzione scolastica e chi il Comune. Ma è giusto chiudere difronte ad eventi di questo genere? Per Costarella tutto è riposto alla sensibilità e discrezionalità di dirigenti e amministrazioni comunali. Sicuramente giusto, nonché obbligatorio, è evacuare la scuola nel momento in cui si avverte la scossa, seguendo meticolosamente i piani di evacuazione che ogni scuola è chiamata ad avere e che periodicamente mette in atto per garantirne l'efficienza. Inizialmente programmato tra dieci giorni, un punto generale sulla questione avrà luogo questo martedì 25 marzo e vedrà seduto ad un tavolo tecnico-operativo i vertici della protezione civile, quelli dell'istruzione regionale e tutti quegli attori coinvolti nella sicurezza pubblica. 

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner