"È sconcertante l’immobilismo che ruota intorno alla facoltà di Scienze Motorie e alla sua sede. Da parte nostra, verrà eseguito tutto il necessario al fine di risolvere le criticità riguardanti l’attuale sede, dando seguito a quanto realmente richiesto dal corpo studentesco. Ogni passo verso il cambiamento è un piccolo passo verso il futuro, ma se nessuno lo compie, il futuro rimane in attesa".
Con queste parole, l’Associazione Studentesca Artù ha deciso di avviare un percorso che porterà alla risoluzione di uno dei più grandi interrogativi che contraddistinguono l’Università Magna Graecia di Catanzaro, quello relativo al destino del corso di studi in “Scienze Motorie e Sportive”.
Numerosi studenti hanno già fornito il loro contributo rilasciando delle interviste per denunciare le annose problematiche che ruotano attorno alla sede di Scienze Motorie, sita nel quartiere Gagliano. Una delle problematiche più rilevanti è sicuramente quella relativa ai tempi di percorrenza elevati e necessari al raggiungimento della sede stessa, tempi di percorrenza che vengono ripresi dalla dichiarazione di G.I., che afferma: “Nonostante la mia breve permanenza, ho già avuto modo di apprezzare i disagi relativi al raggiungimento della sede di Scienze Motorie nel quartiere Gagliano. Il più gravoso è, sicuramente, quello di impostare le proprie giornate in funzione di tempi di percorrenza biblici, che nelle ore di punta diventano insostenibili, oltre che far fronte alla scarsità di corse garantite dal trasporto urbano. Per quanto concerne la sede stessa, fin dal primo impatto si ha l’impressione di trovarsi dinanzi a una struttura trasandata: non è presente un ascensore, mancano delle scale al coperto e piove nelle aule. Le attività sportive vengono svolte all’aperto o all’interno di un tendone dove mancano condizionatori per il riscaldamento/raffreddamento, limitandone la possibilità di utilizzo. Un avvicinamento al Campus garantirebbe, agli studenti, quei servizi essenziali di cui oggi si è sprovvisti ciò garantirebbe il massimo espletamento delle attività del piano di studi di Scienze Motorie al C.U.S."
Ulteriori criticità orbitanti intorno alla sede dislocata di Gagliano vengono espresse dallo studente G.B., che dichiara: “Sarebbe auspicabile un congiungimento col Campus, anche graduale, per godere degli stessi diritti che vengono garantiti agli altri studenti e per non soffrire una vita frenetica, certamente derivante da un servizio carente garantito dall’A.M.C., frutto anche di un insufficiente dialogo fra Università e azienda di trasporto pubblico. Avere a disposizione un ambiente moderno e confortevole, a differenza di quello attuale, stimola ed incentiva gli studenti a recarsi nelle aule. Non è certamente un caso che il numero di studenti che partecipa alle lezioni sia notevolmente inferiore al numero di studenti iscritti. Qualora uno spostamento, nel breve e medio termine, non dovesse avvenire, risulterebbe necessario attuare delle politiche volte a riqualificare la sede attuale. Bisognerebbe acquistare nuove apparecchiature a sostegno dello studente, come monitor, casse audio, proiettore. Installare delle sedute a tavoli modulari, abbattere le barriere architettoniche, dotare la struttura di un bar, visto che gli attuali distributori, quasi sempre vuoti o difettosi, non sono sufficienti a soddisfare le esigenze di un così alto numero di persone. L’aula studio ha poche prese e necessita di un maggior controllo. Ulteriore problema è quello della pensilina per aspettare il bus del ritorno. Questa si trova all’interno di una piazzola con una stazione per il rifornimento ed, in quanto a spazi, non permette di far sostare l’enorme numero di studenti che vi si presenta in diverse ore del giorno. Il tutto è aggravato dalla strada che non presenta visibilità in entrambi i sensi di marcia, diminuendo ulteriormente la sicurezza.”
Studiare Scienze Motorie a Catanzaro, purtroppo, significa anche questo: disservizi e mancanze sono all’ordine del giorno, il tutto circondato dal rischio di isolamento che questi studenti sono costretti a subire, come denunciato dallo studente V.P., che scrive: “Uno degli aspetti che trovo più problematici è l’isolamento della nostra sede dislocata rispetto agli altri corsi di studio. Essendo una sede distaccata, non si hanno molte occasioni di interagire con altri studenti, limitando le opportunità di confronto e crescita personale. Credo sia fondamentale per uno studente poter ampliare la propria rete, anche solo attraverso momenti di condivisione con altri ragazzi. Sono favorevole ad un avvicinamento al Campus, potrebbe essere utile prevedere uno spostamento graduale, magari iniziando con il trasferimento della magistrale o del terzo anno e poi a seguire. Un’altra soluzione potrebbe essere l’adattamento di spazi già esistenti nel Campus, oppure la creazione di strutture temporanee per accogliere progressivamente gli studenti della nostra facoltà. Si potrebbe pensare a un utilizzo condiviso di alcune aule con altri corsi per le lezioni teoriche, lasciando invece spazi dedicati per le attività pratiche, come il C.U.S., spazio che noi, studenti di Scienze Motorie, non abbiamo mai visto nemmeno in occasioni come la giornata dello Sport dello scorso 24 ottobre, cui non siamo nemmeno stati invitati a partecipare. Qualora la sede dovesse rimanere distaccata, credo sarebbe fondamentale migliorare i collegamenti con il Campus, ad esempio con un potenziamento dei trasporti pubblici o con una navetta dedicata. Sarebbe utile creare più spazi comuni, come aree studio e punti ristoro adeguati.”
“Quando l’isolamento diventa la norma, la comunità diventa un’utopia.”
Fra gli studenti è presente chi si focalizza su altre criticità insite al corso di laurea stesso. È il caso di G.V., che dichiara: “Il corso è caratterizzato prettamente da lezioni teoriche, lasciando davvero poco spazio a quelle pratiche, sicuramente anche a causa delle mancanze strutturali che soffre l’attuale sede. Vi è la totale assenza di un servizio mensa e il servizio delivery cibo non prevede i pasti senza glutine, arrecando un pregiudizio agli studenti che soffrono di intolleranze. I disagi gravanti sugli studenti potrebbero essere mitigati con una completa riqualificazione della sede esistente, oltre che ad un miglioramento del servizio dei trasporti. Sarebbe altresì necessario organizzare eventi che coinvolgano maggiormente gli studenti di Scienze Motorie, in modo tale da creare delle vere occasioni per mostrare e mettere in pratica le competenze acquisite negli anni dagli stessi.”
Necessaria risulterebbe essere l’istituzione di un tavolo di lavoro, proposta che viene rafforzata da Antonio Santandrea, referente dell’Ass. Artù, che afferma: “I ragazzi di Scienze Motorie devono avere modo di godere degli stessi diritti di tutti gli altri. Non possono esistere studenti di serie A e di serie B. È inaccettabile che questi studenti siano costretti ad attendere anni e anni l’ignoto quando delle soluzioni, alternative e spalmate nel tempo, esistono. Un tavolo di lavoro permanente potrebbe porre fine a quei disagi che contraddistinguono da tempo la sede dislocata di Gagliano e migliorerebbe notevolmente la percezione che gli studenti hanno dell’università stessa. Quegli stessi studenti, che da anni ormai vivono solo di slogan e propaganda, meritano delle risposte concrete e sono pronto a schierarmi al loro fianco affinché tutto questo si realizzi. Confido, altresì, nel Rettore dell’Università Magna Graecia che, fin dai primi mesi dal suo insediamento, ha dimostrato che una svolta si può avere anche per le questioni più spinose.”
Niccolò Ruscelli, rappresentante degli studenti, ha dichiarato:
“Come studenti, non possiamo più tollerare la situazione attuale. È fondamentale un cambiamento che permetta a tutti gli studenti di Scienze Motorie di godere degli stessi diritti e servizi degli altri corsi. La sede dislocata di Gagliano deve essere riqualificata o, meglio ancora, integrata nel Campus per garantire un ambiente accademico moderno e funzionale.
Una tendostruttura potrebbe essere montata anche al C.U.S., migliorando notevolmente la fruibilità per gli studenti.
Il cambiamento non arriva mai in un solo passo, ma attraverso una serie di scelte coraggiose che ci portano ad attraversare il futuro, ogni ostacolo è una sfida, ma una sfida che solo chi non si arrende può vincere.”
Nicolas Calcaterra, attivista dell’Ass. Artù dichiara: “È arrivato il momento di dire basta. Basta ai disagi quotidiani, basta all’isolamento, basta ad un’Università che dovrebbe formare il futuro e invece condanna centinaia di studenti all’abbandono e al disinteresse. La situazione della sede del CdL in Scienze Motorie nel quartiere Gagliano è uno scandalo che non può più essere ignorato. Non si tratta solo di una questione logistica o organizzativa, ma di una violazione del diritto allo studio, di un colpevole disinteresse nei confronti di studenti che chiedono semplicemente condizioni dignitose per formarsi e costruire il proprio futuro."
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