Il Senato accademico dell'ateneo catanzarese era pronto ad azionare il contenzioso con l'università cosentina dopo il bando per 8 ricercatori, che avrebbe violato la convenzione del corso interateneo Medicina e Tecnologie digitali. Ma una successiva modifica del bando ha cambiato tutto
21 settembre 2022 16:59Oggi la politica catanzarese si appassiona alla vicenda della possibile istituzione della facoltà di medicina all’Unical di Cosenza, la seconda in Calabria dopo quella dell’Umg di Catanzaro. Da qualche mese, sebbene sottotraccia, la tensione fra i due atenei è salite alle stelle. Prova ne è il verbale del 19 luglio scorso in cui il Senato Accademico dell’università di Catanzaro ha chiesto un parere legale all’avvocato Alfredo Gualtieri per verificare “i profili di illegittimità nel comportamento dell’UNICAL” rispetto alla convenzione sul corso interateneo ‘Medicina e Tecnologie Digitali’. Corso che per tre anni si svolge nel Cosentino mentre per il periodo restante a Catanzaro. In pratica, l’Umg era pronta a fare causa all’Unical.
Come mai se l’accordo è stato sottoscritto a dicembre del 2020, genera tensione in piena estate 2022 fra le due università? Il rettore dell’Unical ha attivato le procedure per reclutare 8 ricercatori a tempo determinato rientrati nello spettro della convenzione e che sarebbero stati di competenza dell’Umg, poiché le discipline indicate appunto facevano riferimento a quelle della seconda parte (a Catanzaro) del corso di laurea. Come se non bastasse è stata bypassata la commissione paritetica dei Garanti. Questi bandi firmati dal rettore Leone risalgono alla fine di giugno. Dopo uno scambio epistolare, l’Unical cambia versione modificando i bandi. Viene eliminato ogni riferimento a Medicina e Tecnologie digitali e gli 8 ricercatori vengono fatti ‘ricadere’ su Farmacia. Escamotage o vero passo indietro che sia, per l’avvocato Gualtieri cambia tutto. “Tale modifica – si legge nel verbale- fa venir meno la “legittimazione” e “l’interesse giuridico” al ricorso da parte della Magna Graecia poiché elimina il riferimento al Corso di Laurea Magistrale e ciclo unico in Medicina e Chirurgia TD”.
Nella delibera del Senato accademico quindi si legge ancora: “si continuerà a vigilare sul rispetto della stessa (convenzione, ndr) e sul regolare funzionamento della Commissione paritetica onde evitare un danno all’erario per l’assunzione di personale non utile al Corso di Laurea”. Tutto questo si consumava in piena estate. La politica si è svegliata a vacanze finite e in campagna elettorale per le Politiche. La partita, sia a livello accademico e sia a livello politico, comunque si preannuncia lunga.
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