“Legittimo il ricorso al Tar avanzato dall'amministrazione Macrì, che però ha ricevuto in risposta dal Tar Lazio una sentenza che, se possibile, rafforza e non solo assevera quanto già decretato dagli organi competenti”. E’ quanto dichiara all’AGI l’ex presidente della Commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra, dopo che il Tar ha confermato lo scioglimento degli organi elettivi del Comune di Tropea (Vibo Valentia) per infiltrazioni mafiose. “C'è sempre la possibilità di ricorrere, per i soccombenti, al Consiglio di Stato, che avrebbe però grandissima difficoltà – aggiunge Morra – a sconfessare quanto scritto dai giudici amministrativi, data la puntualità e la nettezza delle motivazioni con cui ha rigettato il ricorso dell’ex sindaco di Forza Italia, Giovanni Macrì, e dei suoi sodali. La reale sfida che attende ora Tropea - secondo Morra - è quella di trovare una vera frattura con il recente passato amministrativo del Comune tirrenico del Vibonese, individuando persone, competenze e sensibilità che abbiano davvero a cuore la legalità, senza se e senza ma e, prima ancora, la moralità dell'agire pubblico”. Nicola Morra, da presidente della Commissione parlamentare antimafia era stato tra i primi, sin dal luglio 2022 a chiedere alla Prefettura di Vibo Valentia e al Ministero dell’Interno l’invio di una Commissione di accesso agli atti al Comune di Tropea, poi nominata il 16 ottobre 2023
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