di GIOVANNA BERGANTIN
Il decreto che disciplina la valutazione e gli esami di Stato per Medie e Superiori è legge. Ma i sindacati Flc Cgl, Cisl Scuola, Snals e Gilda, oggi sono partiti con lo sciopero generale.
“In mattinata abbiamo organizzato un presidio virtuale unitario e poi parleremo della Scuola del Futuro – dichiara Mimmo Denaro, Segretario regionale FLC CGIL Calabria – Le motivazioni per le quali siamo in scesi in piazza sono principalmente quattro: criticità degli organici con reclutamento e precariato, edilizia scolastica con standard minimi, numero alunni per classe, dotazioni infrastrutturali con spazi inadeguati. problematiche messe in evidenza per un rientro in classe in piena sicurezza. Si sciopera proprio perché tutte le scuole devono riaprire e funzionare. L’emergenza ha portato alla luce e amplificato tutti i problemi che, in fondo, c’erano già. – esprime la visione del Sindacato scuola il segretario Denaro- Quando è iniziata la sospensione delle attività in presenza, molti punti non erano normati, la pandemia non era prevista nella contrattazione e la DaD è stata gestita in emergenza, visto che non c’era un paradigma preciso su come attuarla. I docenti, con generosità, non hanno perso il contatto coi ragazzi e hanno lavorato bene, ma molte questioni si sono poi presentate sull’utilizzo di tutti gli strumenti telematici. Intanto, prendevano sostanza anche le complessità, come i rapporti del personale con l’Amministrazione. La Scuola, oltre alla didattica, necessita di una serie di misure che ne permettono l’organizzazione. Questo è il tema che abbiamo vissuto in questi mesi e adesso ci porta a pensare avanti”.
E la situazione in Calabria? “ Complicata. Poi c’è la Regione che dovrebbe dare delle risposte a criticità, per la verità antiche. – specifica Denaro – Faremo un comunicato stampa col sindacato trasporti per la mobilità degli Studenti. C’è il tema delle mense, del dimensionamento, aprire più scuole chiuse nell’ottica del distanziamento perché la necessità è sì l’ampliamento della didattica, ma anche l’ampliamento degli spazi fisici. Non basta dire metà alunni fanno lezione in classe e l’altra no. Il CTS dà indicazioni precise e poi lascia parlare la politica che deve trovare soluzioni in ciascun territorio”. Insomma, un gioco di squadra e di ascolto tra le Istituzioni per capire come aprire le Scuole in sicurezza e non lasciare soli i Dirigenti che ne sono poi responsabili”. Bisogna voler bene alla Scuola perché c’è, però occorre anche metterci le risorse necessarie” chiosa il segretario FLC CGIL Denaro.
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