Scontri derby Cosenza-Catanzaro, Costanzo: "Il Tg 3 Calabria non perde occasione per 'trasudare' il suo becero campanilismo"

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images Scontri derby Cosenza-Catanzaro, Costanzo: "Il Tg 3 Calabria non perde occasione per 'trasudare' il suo becero campanilismo"
Sergio Costanzo
  05 marzo 2024 16:11

"Non bisogna mistificare gli incidenti verificatisi nel post partita tra Cosenza e Catanzaro   attraverso artificiose ricostruzione dei fatti o con la manipolazione di immagini video finalizzati ad addossare la responsabilità ai tifosi del Catanzaro. Abbiamo assistito a un vile attacco mediatico, al quale ancora una volta non si è sottratto il Tg 3 Calabria che non perde occasione per “trasudare” il suo becero campanilismo. Una redazione che non riesce a condurre una informazione obiettiva e imparziale oscurando il Capoluogo di regione oppure relegandolo nei titoli di coda", scrive in una nota il consigliere comunale Sergio Costanzo.

"In questa occasione invece - prosegue - gli acuti giornalisti di tastiera hanno fatto i titoli di apertura dispensando giudizi e ritagliando immagini per mettere in cattiva luce la Capitale della Calabria e la sua impareggiabile tifoseria.  Sugli spalti e sul terreno di gioco non c’è stata partita e questo certamente a un manipolo di pseudo tifosi cosentini, forse proprio quelli che non frequentano abitualmente gli spalti del Marulla ma gente scesa dai propri “stazzi” per fare casino e offendere due comunità impegnate in un percorso di civile convivenza e di reciproca stima sociale e culturale, non è andata giù. Questo perché, secondo alcune versioni, tra le quali quelle di giornalisti e tifosi cosentini imparziali, la miccia dei disordini potrebbe essere stata innescata proprio da pochi scalmanati tifosi del Cosenza che hanno scagliato sassi e fumogeni contro i pullman dei tifosi giallorossi".

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"Vanno, quindi, certamente individuate le responsabilità e di come si sono svolti realmente i fatti, posto che, come è del tutto evidente, più di una cosa non ha funzionato nel predisporre il servizio d’ordine. Nel contempo, mi corre l’obbligo di esprimere solidarietà alle poche forze dell'ordine in servizio che con professionalità hanno svolto il loro compito nel corso degli incidenti facendo in modo che non degenerassero e a quanti di loro sono rimaste ferite. La mia solidarietà va anche ai nostri tifosi che in campo e fuori dallo stadio sono stati oggetto dello sfogo rabbioso e rancoroso per la sconfitta subita. Bisogna isolare questi facinorosi per fare in modo che si superi questa stupida rivalità tra le due città. Un compito che in primo luogo spetta alla politica che con alcuni suoi esponenti, travestiti da tifosi, anche in questa occasione ha soffiato a sul fuoco della rivalità. Se il Catanzaro non si sconfigge sul terreno di gioco, si tenta in tutti i modi di colpirlo mettendo in cattiva luce la sua tifoseria che sta ottenendo plausi in tutta Italia distinguendosi per correttezza, civiltà e sportività. Ne sono le testimonianze che giungono da ogni parte e i gemellaggi stretti con tanti tifoserie che augurano in ritorno in serie A delle aquile. Quel torneo conquistato per la prima volta da una formazione calabrese dando lustro all’intera regione. La storia non si può cancellare e il percorso intrapreso sotto la presidenza Noto, la guida tecnica di Vivarini e il bomber catanzarese Iannello ci ha riportato l’orgoglio di vedere in alto i nostri colori,  Il tempo consentirà sempre di attribuire con precisione le responsabilità di quanto accaduto domenica scorsa con la speranza che chi oggi ha infangato la tifoseria giallorossa, in primo luogo Rai Calabria,   faccia un bagno di umiltà  e ammette  che la .loto foga di vendetta  li ha portato a prendere un grosso abbaglio. Sempre 'Forza Catanzaro' la Calabria sportiva è con voi", conclude Costanzo

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