Scuola a settembre. Personè (Uds): "Il 25 e 26 studenti in piazza. Dalla ministra nessuna risposta"

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Foto d'archivio
  27 agosto 2020 12:51

"A 20 giorni dalla riapertura delle scuole ancora non sono chiare né definite le linee guida per il rientro in sicurezza negli spazi scolastici. All'interno di una pandemia globale l'interrogativo che si dovrebbe porre la comunità educante dovrebbe essere quello di preparare tutte e tutti noi ad un nuovo stile di vita, che il virus ci impone di ragionare, che non può essere ridotto al distanziamento sociale con misure emergenziali, ma che in modo complessivo ragioni i cambiamenti necessari per studiare, lavorare e socializzare in sicurezza".

Lo dice Alessandro Personè dell'esecutivo nazionale dell'Unione degli Studenti . "Ieri abbiamo incontrato la ministra dell'istruzione Azzolina, ma ancora tanta è la confusione al ministero. Non c'è stata alcuna risposta su come la scuola dovrà affrontare i tanti casi mancati di diritto allo studio, i percorsi di PCTO, la mancanza di organico, il supporto psicologico che era stato promesso nel Piano scuola ma senza alcuna idea su come attivarlo ed, infine, su come garantire alle classi che saranno sdoppiate l'edilizia scolastica necessaria per lo svolgimento delle lezioni - continua Alessandro Personè - la ministra ci ha risposto affermando che ora non è il tempo di discutere di riforme, quando invece non esistono risposte strutturali agli alti tassi di dispersione scolastica e di povertà educativa che colpirà la nostra generazione".

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"Vogliamo dare una risposta forte alla crisi economico-sociale che ci colpirà, a partire dai nostri banchi di scuola: siamo gli studenti uniti contro la crisi" - conclude Alessandro Personè - "Il 25 settembre scenderemo in tutte le piazze del Paese e il 26 saremo a Roma con Priorità alla Scuola per costruire dal basso una riforma della scuola che ora più che mai è necessaria". 

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