Scuola di Liberalismo 2020. La proprietà privata come baluardo della libertà dell’individuo, nella tesi della docente Modugno dell’Università di Roma 3

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images Scuola di Liberalismo 2020. La proprietà privata come baluardo della libertà dell’individuo, nella tesi della docente Modugno dell’Università di Roma 3

  18 maggio 2020 19:05

di FRANCESCO IULIANO

Incontro domenicale per il 5° seminario della Scuola di Liberalismo “Ludwig von Mises” 2020, trasmesso sulla piattaforma Zoom ed in diretta streaming su facebook sulla pagina della Confedilizia Catanzaro,

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Tema dell’incontro, affidato alla docente Roberta Adelaide Modugno dell’Università di Roma 3, “Il diritto di proprietà privata come diritto umano fondamentale”.

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«Al cuore della teoria liberale – ha detto Sandro Scoppa, presidente della Fondazione – c’è la proprietà che rappresenta, nello stesso tempo, un baluardo della libertà che, però, è minacciata sempre di più dal dilagante interventismo dello Stato e dalla diffusione di una mentalità ostile al mercato e alla cooperazione sociale volontaria».

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Nel corso del seminario, la relatrice ha rilevato che «quando si parla di diritti umani non si fa altro che ricollegarsi ad una tradizione che risale agli albori della nostra civiltà, alla cultura greca, a Cicerone e alla grande tradizione aristitelico-tomista che definì il concetto di diritto naturale. Questa tradizione si diffuse nell’Europa dell’età moderna e in particolare la ritroviamo nel padre fondatore del liberalismo moderno, John Locke, che definisce in maniera coerente e innovativa il diritto di proprietà come diritto naturale fondamentale.

Ma quanto è tutelato il diritto di proprietà nelle nostre società contemporanee occidentali? È davvero considerato un diritto umano fondamentale? In realtà – ha aggiunto la docente -esaminando sia gli articoli della costituzione italiana che l’ideologia socialdemocratica dominante scopriamo che il diritto di proprietà può essere ed è limitatoedè così violato in molti modi e per molte finalità, per la realizzazione dei diritti sociali, della giustizia sociale come equità, ad esempio.  Non ultima la finalità da parte dello Stato di acquisire consenso in maniera continuativa attraverso il suo ruolo di redistributore di reddito, in un processo che si autoalimenta senza posa. L’insegnamento di Hayek è un ammonimento a non sottovalutare tali limitazioni in quanto dal diritto di proprietà dipendono i nostri diritti umani quali libertà e ricerca della felicità.Infatti, chi controlla e limita il nostro diritto di proprietà in realtà controlla la nostra libertà, la libertà di fare progetti per le nostre vite, controlla i fini verso cui dobbiamo tendere e i valori che desideriamo realizzare. L’uomo dovrebbe essere sempre considerato come un fine e mai come un mezzo, ma chi controlla il nostro diritto di proprietà ci trasforma in mezzi, strumenti per la realizzazione di fini altrui. Se siamo convinti che gli individui abbiano dei diritti, allora questi diritti vanno presi sul serio e di conseguenza dobbiamo prendere sul serio il diritto di proprietà»      .

L’incontro è stato chiuso dal contributo offerto dal professore Alberto Scerbo, dell’Università Magna Graecia di Catanzaro.

Sabato 23 maggio prossimo, alle 15, il 6° e penultimo incontro della Scuola di Liberalismo, con il professore Gianfranco Fabi dell’Università Carlo Cattaneo di Castellanza, che tratterà il tema: “Il mercato e la sovranità del consumatore”.

Per maggiori informazioni consultare il sito www.fondazionescoppa.it.

 

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