Scuola di liberalismo 2020. Primo appuntamento con la lectio del professore Carlo Lottieri

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Il docente dell'Università di Verona, Carlo Lottieri
  09 maggio 2020 21:56

di FRANCESCO IULIANO

Primo appuntamento, questo pomeriggio, per la XI edizione della Scuola di Liberalismo “Ludwig von Mises”. Un’edizione in perfetto stile Covid 19 considerato che il seminario, come tutti quelli in programma sino al 24 maggio prossimo, è stato trasmesso sulla piattaforma Zoom e in diretta streaming su Facebook.

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Il ciclo di incontri è stato aperto con il seminario a cura del professore dell’Università degli Studi di Verona, Carlo Lottieri. Tema dell’incontro: “Proprietà privata, libertà e comunità”.

L’incontro è stato aperto dagli interventi di saluto dell’ordinario dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, Alberto Scerbo e del presidente nazionale della Confedilizia, l’avvocato Giorgio Spaziani Testa.

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È poi intervenuto il presidente dalla Fondazione Vincenzo Scoppa, l’avvocato Sandro Scoppa che, dopo aver ripercorso le tappe essenziali della Scuola, ha introdotto il tema del seminario, soffermandosi sul nesso essenziale che esiste tra libertà e proprietà. «Come gli autori liberali hanno sempre ricordato – ha detto Scoppa -, l’esistenza di tale nesso è indiscutibile, poiché soltanto una protezione della proprietà è in grado di assicurare a ogni individuo quella sfera di autonomia che l’espansione dei poteri pubblici e delle burocrazie finisce per dissolvere. Per questa ragione, chi crede che la libertà sia un valore fondamentale deve proteggere la proprietà e osteggiare lo statalismo».

Carlo Lottieri ha quindi ricordato «come sia impossibile evadere la questione della proprietà, dal momento che questo istituto ci dice quanto possiamo fare e quanto, invece, non possiamo fare. Per tale motivo una società può in vario modo definire le regole che permettono di essere proprietari, ma non può eliminare la proprietà senza che questo ci conduca entro un quadro del tutto confuso e conflittuale, dove alla fine trionfa il più forte.Il relatore ha quindi affermato come la proprietà sia centrale nel diritto e come, per questo stesso motivo, essa sia un termine-concetto che può essere inteso in modi molto diversi».

Ha altresì evidenziato la pericolosità, per la proprietà e, quindi, per la libertà stessa «una visione legalistica che fa derivare la proprietà dalla decisione del legislatore. In sostanza, prima viene la società con le sue relazioni ed esigenze, e poi – e solo in un secondo momento – può venire alla luce un ordinamento che s’incarica di favorire le relazioni personali e aiutare il mantenimento di una certa concordia sociale».

Al termine della relazione, i partecipanti alla piattaforma hanno avviato un dibattito, nel corso del quale il relatore ha risposto a numerose domande approfondendo, ulteriormente, il tema trattato.

Domani, sempre alle 15, sempre sulla piattaforma Zoom e sempre in diretta streaming su facebook sulla pagina Confedilizia Catanzaro, il secondo appuntamento della Scuola con il seminario del professore Alessandro Vitale dell’Università degli Studi di Milano, che tratterà il tema: “L’equivoco della ‘proprietà pubblica’ e la neopatrimonializzazione”.

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