Ancora qualche ora di vacanza e poi, tutti a scuola. La campanella suonerà, puntuale, mercoledì. Si torna alla normalità dopo tre anni di disagi e restrizioni dovuti all'emergenza coronavirus. A partire dalla possibilità di avere accanto il compagno di banco.
La vera novità è che "l'assenza" della mascherine - tranne per il personale scolastico e gli alunni a rischio - senza orari diversificati, senza misure di distanziamento e non è prevista nemmeno la didattica a distanza (dad): se un alunno si ammala di Covid rimarrà a casa come quando prende una qualunque influenza, senza poter seguire le lezioni dalla sua camera.
Dunque, un allentamento di tutte le restrizioni antiCovid: non c' è più la didattica a distanza ('Dad') per gli alunni positivi, non è previsto il distanziamento dei banchi o gli ingressi scaglionati e tantomeno la misurazione della temperatura corporea all'ingresso della scuola. Le mascherine, chirurgiche o FFP2, sono richieste solo per i più fragili. C'è la raccomandazione di aprire le finestre e cambiare l'aria con frequenza. Infine possono riprendere i soggiorni studio e le gite scolastiche.
In classe, anche gli alunni con sintomi di lieve entità che non presentano febbre in quanto, si legge nel vademecum inviato dal Ministero ai presidi: "nei bambini la sola rinorrea (raffreddore) è condizione frequente e non può essere sempre motivo di non frequenza o allontanamento dalla scuola in assenza di febbre". Lo stesso vale per gli studenti del I e II ciclo di istruzione, che possono frequentare regolarmente le lezioni indossando mascherine chirurgiche/FFP2 fino alla fine dei sintomi e avendo cura dell'igiene delle mani. Se invece c' è una sintomatologia compatibile con il Covid-19 (difficoltà respiratoria, vomito, diarrea, perdita del gusto e dell'olfatto, cefalea intensa), se la temperatura corporea è superiore a 37,5 gradi e se il tampone è positivo, la permanenza a scuola degli alunni non è consentita.
Tra le misure di prevenzione base a scuola resta l'igiene delle mani e la cosiddetta ''etichetta respiratoria'', ovvero la corretta modalità per gestire starnuti e colpi di tosse. Resta anche l' obbligo di sanificazione ordinaria e straordinaria: quella ordinaria sarà periodica, quella straordinaria tempestiva da fare in presenza di uno o più casi confermati. Inoltre, viene specificato che i giochi utilizzati dai bambini dopo la sanificazione devono essere lavati e lasciati ad asciugare.
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