Scuola e covid, Cuzzupi (Ugl): "Cominciamo a sospettare che si miri al caos"

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  05 gennaio 2022 15:36

“Non è possibile, proprio non può essere possibile che dopo due anni dall’inizio della pandemia, dopo aver attraversato momenti tragici e bui, dopo aver conosciuto il disastro dell’impreparazione e dell’approssimazione, dopo aver ascoltato ogni sorta di formula magica per risolvere i problemi dettati dal Covid, oggi ci troviamo nella situazione dove si comincia a prevedere una nuova Didattica a Distanza in quanto nulla, e ripetiamo nulla, è stato fatto per la scuola”. 

Queste le parole di Ornella Cuzzupi, Segretario Nazionale UGL Scuola, che continua: “Come Federazione lo abbiamo gridato ai quattro venti che occorrevano soluzioni immediate e realistiche. Macchine per areare le aule dal costo di poche decine di euro, piccoli interventi edilizi che avrebbero consentito la creazione di nuovi spazi per la didattica, recupero di strutture statali e comunali lasciate inoperose, aumento degli organici docenti e personale ATA, concretezza nella definizione dei processi di controllo e della problematica dei trasporti. Tutto questo è stato colpevolmente ignorato, forse per non dar lustro a chi osa criticare, dando però vita a grandi proclami, a indicazioni pirotecniche politicamente affascinanti, ma concretamente vuote. Un’intera estate persa a rincorrere chiacchiere e farfalle e oggi ci troviamo allo stesso punto di qualche mese fa! Un dato di fatto che non solo ci lascia sgomenti e induce ad affermare che avevamo ragione a temere che si stesse procedendo sul nulla per il nulla, ma spinge oltretutto verso il sospetto che tutto questo sia frutto di una strategia che mira al caos”.

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Il Segretario Nazionale Cuzzupi continua nella sua cruda disamina: “Perché si arriva a pensare a questo? Per il semplice fatto che riteniamo quantomeno improbabile che personaggi come lo stesso Ministro dell’Istruzione e quello della Salute non siano stati in grado di comprendere le vere esigenze e quindi agire con un minimo di realismo, ascoltando non la voce dei palazzi e delle bandiere di comodo, ma quella dei corridoi delle scuole, dei docenti, dei dirigenti scolastici, degli ATA, uomini e donne abbandonati nel mare in tempesta di una più che prevedibile nuova ondata pandemica senza che gli fosse data una sola opzione credibile. Se poi, invece, non vi è una regia predeterminata - afferma Cuzzupi - allora ci troviamo in presenza di un’incapacità gestionale, se possibile, ancora più preoccupante. Ecco, oggi insieme a tutti gli attori della scuola, dai dipendenti alle famiglie degli alunni, chiediamo al Ministro - senza che si nasconda ancora dietro a logiche di parte ed equilibrismi di comodo - una risposta chiara e alle nostre perplessità e alle nostre riflessioni. In mancanza di ciò allora apparirà chiaro verso quale direzione marcia non solo il Dicastero bensì l’intero Esecutivo".

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