La richiesta a margine della conferenza stampa organizzata ieri a Lamezia Terme
12 settembre 2020 11:36di GIOVANNA BERGANTIN
“Avanzeremo alla Presidenza della Regione la richiesta di un “ufficio unico del piano” per l’emergenza Covid e chiederemo un incontro che faccia il punto sulla situazione con tutti i soggetti preposti, Dipartimento Salute e Trasporti, USR., ASP, Protezione Civile e ANCI” . Così si sono espressi i segretari generali regionali sindacati confederali, CGIL, Angelo Sposato , CISL, Tonino Russo e Santo Biondo della UIL, a conclusione della conferenza stampa sulla scuola, tenutasi a Lamezia per fare il punto delle problematiche sul tavolo.
Come partirà l’anno scolastico? “ Paradossalmente in Calabria partiremo con grossi problemi di personale, con il sistema GPS (Graduatorie Provinciali Supplenze) che fa acqua da tutte le parti”.
Ma qual è la situazione regionale?
“Una situazione a macchia di leopardo, lasciata alla capacità di molte scuole ed enti locali. Il quadro è che molti Sindaci si sono dati da fare a reperire spazi, anche se non proprio dedicati. – risponde Mimmo Denaro - Le scuole del primo ciclo, a nostro avviso partiranno. Un discorso a parte invece per le secondarie, dove si può prevedere la didattica mista, ma si presterà molta attenzione ai più giovani. Qui ci si organizzerà in modo diverso con la didattica integrata”. Per un quadro generale dei fabbisogni di tutte le scuole, “ abbiamo chiesto più volte all’USR il monitoraggio, realizzato per stabilire le risorse che ci sono state assegnate per il “personale aggiuntivo”, ma ancora non lo abbiamo”.
Paolo Pizzo, segretario regionale UIL ha evidenziato la volontà di collaborazione dei Sindacati, ma “Mentre la narrazione del Ministero continua ad essere quella di una partenza regolare dell’anno scolastico noi possiamo dire invece che tutto questo non è vero. Per quanto riguarda la realtà calabrese, poi, - spiega Pizzo - abbiamo fatto tavoli di lavoro che non hanno dato gli effetti sperati. Sono state riunioni assolutamente “inconcludenti” perché a nostro avviso sono mancati gli attori principali. Ci siamo incontrati per parlare di inizio di anno scolastico, senza la presenza di chi si occupa di lavoro, trasporti e sanità. Un’assenza della politica che ha lasciato la scuola da sola a questi tavoli. Ci troviamo oggi di fronte ad una responsabilità enorme a carico dei Dirigenti Scolastici, il problema degli edifici e classi da sdoppiare, con l’organico così detto aggiuntivo o “covid”, fatto da personale precario. Noi cerchiamo un organico stabile che ‘call’ veloci e altro non hanno soddisfatto. Poi c’è il problema dei lavoratori e alunni “fragili” nella scuola, con norme generali ancora da chiarire. Ai problemi ordinari insomma, risolve Pizzo “ se ne aggiungono molteplici straordinari che non sono di mancanza di risorse. Anche se sottolineiamo la collaborazione con l’USR, la situazione è un caos insostenibile”.
“Tutte questioni aperte - dice Mimmo Denaro, della Flc CGIL - purtroppo l’emergenza sanitaria ha amplificato le situazioni preesistenti. Ci sono dei tavoli operativi che hanno funzionato. Devo dare atto alla Protezione Civile, all’ANCI e ai Sindaci, che ringraziamo, perché stanno reperendo strutture da adibire a scuole, anche se adattate. La scuola non avrà un avvio regolare ci sono criticità e ritardi che il Ministero non può disconoscere. Non si può parlare di avvio regolare con tutti docenti in classe, quando il sistema di reclutamento è stato stravolto e si è passati all’informatizzazione. Ci sarà un contenzioso altissimo. In Calabria l’amministrazione regionale si è attivata al meglio, ma si ripropone una questione puntuale, l’inefficienza di alcuni Uffici scolastici provinciali che rallentano le operazioni, come a Cosenza. Richieste sul sostegno dove mancano i docenti, cioè ci sono ragazzi che hanno bisogno dell’insegnante di sostegno e c’è un’incapacità di quell’Ufficio di governance, a gestire queste operazioni. Questo non può accadere, è una vergogna – sottolinea indignato Denaro - Il Ministero se ne deve assumere la responsabilità. Sappiamo che ancora non ha provveduto, ma deve prendere atto che l’Ufficio di Cosenza non ha la capacità di gestire queste situazioni che incidono a cascata su tutta la Regione”. L’impegno del sindacato riunito è alto” Noi abbiamo tenuto le sedi aperte tutta l’estate per fornire assistenza, -conclude Denaro- ma se non si attuano i presidi sanitari, fondamentali nelle scuole, sarà più difficile gestire un’emergenza. Abbiamo, ad oggi, solo il 20% del personale che si è sottoposto ai test sierologici”.
Per Raffaele Vitale, dirigente scolastico e responsabile CISL scuola “il sindacato cerca di aiutare l’avvio dell’anno scolastico in sicurezza, perché nonostante la didattica a distanza abbia dato un grande aiuto non può essere un sistema continuo di far scuola. Per esperienza posso dire – spiega Vitale - che la questione strutturale è lasciata alla buona volontà dei Sindaci. Molte scuole sono interessate da lavori di ristrutturazione e si presentano letteralmente “sventrate”, cioè senza pareti. Siamo passati da lavori di adeguamento che potevano essere fatti con una programmazione, per tempo, alla sovrapposizione di lavori per l’emergenza sanitaria”. Specifica le problematiche Vitale, abituato a risolvere sul campo, spesso in solitudine, tra mille disposizioni, i problemi delle mattinate in classe. “ Le indicazioni si rincorrono e spesso le successive sostituiscono le precedenti senza alcuna motivazione. Fino a giugno, banchi e arredi competevano alla scuola e ad Enti locali, a fine giugno passano al Commissario straordinario che li invierà e in Calabria arriveranno a metà ottobre. In pratica ci sarà un nuovo trasloco tra un mese. Sul trasporto, poi, abbiamo un pendolarismo con 80% della popolazione scolastica. Ieri abbiamo appreso che anche le mascherine da distribuire agli studenti verranno fornite dal Commissario. Ne ho ricevute 1200 da distribuire ai bambini dai 6 ai 10 anni”.
Intanto la Scuola in Calabria apre i battenti il 24 p.v. e tutti ci auguriamo il meglio.
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