Scuola, il comitato studentesco “Ettore Majorana – Girifalco”: "Due turni per gli studenti, decisione iniqua per molti territori"

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Il "Majorana" di Girifalco

“Su 400 studenti a Girifalco solo il 30% è pendolare. Per noi, difficile studiare e vivere la nostra età”

  24 settembre 2021 16:32

di MASSIMO PINNA

La scuola al tempo del Covid e dei vaccini, problemi nuovi esigono soluzioni altrettante innovative.

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Agli studenti di Girifalco, costituiti in Comitato Studentesco “Ettore Majorana – Girifalco”, realtà di scuole superiore attorno cui gravitano circa 400 studenti, interviene pubblicamente per criticare la decisione del doppio orario di entrata e di uscita adottato nella provincia di Catanzaro.

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“Noi studenti che abbiamo vissuto, in momenti diversi, per due anni l’esperienza della didattica a distanza, speravamo, anche in virtù del calo della curva epidemiologica e il costante aumento del numero di vaccinati soprattutto tra i giovani, in un ritorno ‘’normale’’ tra i banchi di scuola. Oggi – si legge nella nota - constatiamo come l’organizzazione dei trasporti pubblici degli studenti mostri evidenti ritardi rispetto all’avvio ordinato sicuro e dell’anno scolastico nel rispetto della normativa ministeriale Covid. Solo pochi giorni fa è arrivato negli istituti scolastici di secondo grado un disposto della Prefettura di Catanzaro. In Prefettura si è tenuto un tavolo di coordinamento operativo per adottare misure, in relazione ai trasporti pubblici, appropriate alle esigenze dell’utenza scolastica”.

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“La nota prefettizia – sottolineano - per conciliare gli orari di inizio e fine delle lezioni con quelli del trasporto pubblico consiglia, l’articolazione dell’orario di ingresso e di uscita dalle scuole secondarie di secondo grado in due turni distanziati di due ore l’uno dall’altro. Gli orari scolastici di entrata stabiliti alle ore 8:00 e alle ore 10:00 e quelli di uscita che vanno dalle 13:00 alle 16:00 sono, a nostro parere, improponibili. Diverse le criticità che registriamo che gravano sul nostro rendimento scolastico ( arrivati a casa alle ore 17,00 sarà difficile riprendere i libri), sull’organizzazione delle attività progettuali ( alle quali aderiamo e partecipiamo motivati) sulle famiglie che dovranno, non senza difficoltà, conciliare le esigenze della famiglia, del lavoro con gli orari scolastici dei propri figli, sui docenti ,molti dei quali provenienti dal altri paesi, che vedranno ridotte le ore per la preparazione del lavoro didattico, dell’aggiornamento e della formazione”.

“Abbiamo l’impressione che – aggiungono - la situazione non sia stata valutata nell’insieme, come se a noi studenti sia detto: “Arrangiatevi, in qualche modo, se potete. Un panino a mezzogiorno (non disponendo di un servizio mensa), studiate fino a tarda ora e se proprio riuscite, un’oretta prendetevela libera”. E così per tre giorni a settimana, secondo il disposto prefettizio, per un anno intero. L’I.I.S ‘’Majorana’’ di Girifalco, il nostro Istituto, presenta un’utenza di 400 alunni, distribuiti in quattro scuole diverse e un numero di studenti pendolari che non supera il 30% di quello totale. Gli studenti pendolari provenienti da realtà cittadine vicine e diverse, non percorrono con i mezzi di trasporto le stesse tratte e di conseguenza non generano assembramenti poiché il numero degli studenti che ricorre ai mezzi di trasporto è contenuto. Noi ci auguriamo che la Prefettura consideri i dati forniti da noi studenti sui trasporti pubblici in questa prima settimana di sperimentazione e valuti la possibilità di una deroga alle disposizioni indicate”.

E non solo questo. Perché, affermano di studenti “questa turnazione, secondo il nostro parere, può a lungo andare determinare problemi non solo al nostro benessere psicofisico ma anche alla nostra attività didattica extracurricolare e al nostro rendimento scolastico. Confidiamo quindi nel buon senso delle Autorità competenti per far sì che -  concludono - il nostro ritorno a scuola sia sicuro e adeguato alle esigenze degli alunni e di tutta la comunità scolastica”.

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